Su Macrico l'alto patrocinio del Vaticano: una svolta green

Soddisfatta la Fondazione Casa Fratelli Tutti

La delegazione vaticana in visita a Macrico
La delegazione vaticana in visita a Macrico
di Nadia Verdile
Domenica 19 Febbraio 2023, 09:58 - Ultimo agg. 09:59
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Arriva per il Macrico l'alto patrocinio del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano. Un imprimatur che sa di eccellenza, riconoscimento reso noto ieri dal vescovo di Caserta Pietro Lagnese.
A poco più di un anno dall'annuncio della volontà di aprire alla città l'area di proprietà dell'Istituto diocesano sostentamento clero questo riconoscimento sigilla il lavoro che da mesi la Fondazione Casa Fratelli Tutti sta svolgendo per la rigenerazione di quello che per decenni è stato Campo di Marte e ora si appresta a diventare luogo di pace, di condivisione e soprattutto green.


«A novembre scorso dicono dalla Fondazione - l'intero consiglio di amministrazione, insieme ai professionisti incaricati di redigere il masterplan del progetto, il professore Christian Iaione e l'architetto Massimo Alvisi, sono stati in Vaticano per incontrare padre Fabio Baggio ed i suoi collaboratori. È stato un incontro importante e proficuo che ha visto la condivisione del dicastero».
I vertici del dicastero sono stati a Caserta in più riprese. La prima visita fu quella del cardinale Michael Czerny, prefetto del dicastero, poi di suor Alessandra Smerilli, segretaria ad interim e componente, tra l'altro, del comitato scientifico della Fondazione Casa Fratelli Tutti, ed infine di padre Fabio Baggio, sottosegretario e responsabile dei progetti speciali del dicastero.


«Hanno visto la bontà del progetto continuano dalla Fondazione hanno riconosciuto che il manifesto del vescovo era in linea con i dettami della Laudato sì del papa.

Nell'incontro in Vaticano c'è stato grande apprezzamento anche per i professionisti incaricati della stesura del progetto di rigenerazione urbana del Macrico. Per cui, a seguito di tutto questo, il dicastero ha ritenuto di concedere il patrocinio poiché hanno verificato che sia il progetto in sé, sia coloro che lo stanno realizzando sono di grande valore».


Così di valore che il modello Macrico diventa paradigma per un'altra esperienza importantissima targata Vaticano. Il progetto casertano, infatti, camminerà di pari passo con quello che coinvolgerà Castel Gandolfo, storica residenza pontificia. È notizia di queste settimane, infatti, che papa Francesco, volendo contribuire tangibilmente allo sviluppo dell'educazione ecologica, ha varato il progetto "Borgo Laudato si'" volto ad aprire un nuovo spazio di formazione e sensibilizzazione nella sua residenza di Castel Gandolfo. La bellezza dei giardini di Villa Barberini e delle Ville Pontificie diventeranno lo scenario naturale per lo sviluppo di un luogo di formazione all'ecologia integrale, aperto a tutte le persone di buona volontà, segno concreto dell'applicabilità dei principi illustrati nell'Enciclica Laudato si'.
Papa Francesco ha affidato lo sviluppo e la realizzazione del progetto Borgo Laudato si' al neo costituito Centro di Alta Formazione Laudato si', «un organismo scientifico, educativo e di attività sociale, operante per la formazione integrale».


Ad esso spetterà il compito di tradurre in opere concrete, durante i prossimi mesi, questa meravigliosa intuizione così come, con un incarico simile, il vescovo Lagnese ha affidato alla Fondazione Casa Fratelli Tutti, la guida del processo di rigenerazione dell'area Macrico.
A Caserta nelle prossime settimane, diretta da LabGov.City Ets, spin-off non profit della Luiss Guido Carli, partirà la fase di co-progettazione del nuovo Macrico «con le audizioni concludono dalla Fondazione - dei rappresentanti delle istituzioni pubbliche, delle forze economiche, sociali, culturali, scientifiche e civiche del territorio chiamate a dare il loro contributo di proposte. Intanto, parallelamente, lo studio Alvisi Kirimoto sta lavorando alla parte urbanistica e architettonica del progetto. In questi giorni una ditta specializzata realizzerà dei percorsi nella folta vegetazione esistente nel sito in modo da rendere accessibili tutte quelle aree che ad oggi sono interdette e consentire ad un qualificato studio tecnico di effettuare un rilievo topografico con un sistema integrato di drone e strumentazione gps tradizionale». Il sogno del vescovo Lagnese prende forma con il beneplacito del papa.
 

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