Mattarella ai bambini: «Bravi, cantate bene»

Il Presidente della Repubblica accolto dagli alunni con l'inno e le bandierine

Mattarella ai bambini: «Bravi, cantate bene»
Mattarella ai bambini: «Bravi, cantate bene»
di Nadia Verdile
Venerdì 1 Marzo 2024, 07:35
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Visita privata alla tomba di Luigi Vanvitelli. È cominciata così la mattinata casertana del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che alle 11.13 ha incontrato, sulle scale della chiesa di San Francesco di Paola, al confine tra Caserta e Casagiove, il vescovo Pietro Lagnese e il parroco don Biagio Saiano. Discesa nella cripta, un minuto di silenziosa preghiera davanti all'urna che custodisce le spoglie del grande architetto, la lettura del libro dei morti del 1773 dov'è riportato il decesso di Vanvitelli, la firma sul libro d'onore, lo scambio di riflessioni con il presule e il parroco, apprezzamenti sul profondo sentimento religioso che Vanvitelli ebbe per tutta la vita, lo sguardo su quel «volto sereno» raccontato dalla maschera funebre, la targa donatagli da don Biagio per commemorare la visita e poi il bagno di folla all'esterno con i bambini di tre quinte della scuola elementare "De Filippo" e gli alunni dell'istituto "Mater Amabilis", entrambi di Casagiove.

Bandierine tricolori nelle loro manine, bandiere tricolori ai balconi e alle finestre delle case circostanti e poi l'inno nazionale che ha visto protagonisti i bambini e che è stato cantato da tutte le persone accorse per salutare il Presidente.

Si è fermato ad ascoltarli, ha sorriso con amabile dolcezza, gli ha detto: «Bravi, avete cantato bene! Grazie per averlo fatto», ha fatto quattro passi davanti alla folla che lo salutava, ha stretto qualche mano, e poi di corsa in auto per raggiungere la Reggia dove era atteso per l'incontro ufficiale.

«Un incontro davvero bello ha detto il vescovo Pietro Lagnese - la visita del Presidente Mattarella a questo luogo e alla tomba di Vanvitelli è un segnale importante che va nella direzione di recuperare le radici spirituali del grande architetto. La sua venuta ci rinforza in quel nostro desiderio di vedere rinvigorito, potenziato, il percorso umano e professionale di Vanvitelli sul territorio, penso alla chiesa di San Sebastiano, alla recuperata chiesa di Sant'Elena, alla cattedrale, per provare a mettere al centro la visione vanvitelliana e costruire percorsi culturali che facciano anche del turismo un'occasione di crescita a tutto tondo».

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Il presule aveva già incontrato il Presidente Mattarella quando, allora vescovo di Ischia, ci fu nell'agosto 2017 il drammatico terremoto. «È stata un'emozione immensa sentire vicinanza istituzionale ed emotiva da parte del Presidente ha detto felice don Biagio Saiano -, il recupero identitario e memoriale di questo luogo, il riconoscimento della spiritualità della persona e del professionista attraverso la condivisione del Presidente. Per me è stata la prima volta e so che ha voluto fortemente fare questa visita. Ne siamo, come comunità, profondamente orgogliosi e grati».

Un dispiegamento di forze dell'ordine fin dalle prime luci dell'alba che si è andato poi incrementando e intensificando col passare del tempo. Carabinieri e poliziotti, auto, moto, camionette. La zona blindata e le persone accorse emozionate. «Una sensazione di gioia ha detto Filomena Abbate e una grande soddisfazione. Sento di dover ringraziare don Biagio per quello che sta facendo per la nostra parrocchia e la direttrice della Reggia, Tiziana Maffei, perché se non avesse restituito alla collettività quelle sale che furono dell'Aeronautica non avremmo avuto qui il Presidente».

Le fa eco Carmela Ferraro: «La sensazione è stata quella di aver accolto un papà, un genitore che ci rappresenta nella nazione e nel mondo. È il migliore che potessimo avere, amo la sua pacatezza, il suo saper dosare le parole, quell'essere sorridente ed empatico. La sua visita alla tomba di Vanvitelli è come se fosse stato una sorta di battesimo per questa città che ora può con più forza e orgoglio muoversi verso un rilancio della sua storia magari partendo proprio da Vanvitelli». Così le maestre Giovanna Lanni e Giuseppina Menditto: «È stata una grande emozione, un'esperienza bellissima, lo vediamo sempre in televisione e stamattina (ieri, ndr) invece è stato qui con noi. A loro, preparandoli a questo appuntamento, abbiamo detto che dovevamo sentire tutto il privilegio dell'occasione per essere stati scelti. Ora commenteremo, ritornando in classe, la visita, le emozioni e poi torneremo a visitare anche noi la chiesa e la tomba di Vanvitelli». Con loro anche le maestre Filomena Amore e Francesca Cuomo.

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