Orta di Atella, porta una cliente in hotel e la violenta: condannato

Inflitti sette anni e mezzo a commesso

L'aula di tribunale
L'aula di tribunale
di Biagio Salvati
Domenica 21 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 09:54
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Condannato a 7 anni a mezzo di pena per violenza sessuale aggravata commessa nei confronti di una cinquantenne. Ben 6 mesi in più della condanna chiesta dal pubblico ministero del Tribunale di Napoli Nord. Si è concluso così il processo a carico di un commesso di un supermercato di 22 anni, M.F.C., di Orta di Atella, arrestato con il beneficio dei domiciliari a dicembre dello scorso anno, su denuncia dalla donna che aveva accettato, dopo varie insistenze, di vedersi con lui in un locale del litorale domizio. Un incontro nato come una conoscenza amicale e quattro chiacchiere da scambiarsi, finito però con qualche bicchiere di troppo.

Lui avrebbe iniziato a bere una birra e dopo un po’ la cinquantenne avrebbe invece accusato dei malori chiedendo al giovane di riaccompagnarla a casa, dove l’aveva prelevata prima dell’incontro. Tuttavia, il giovane, anziché rientrare a casa, ed approfittando dello stato di malessere della signora, si sarebbe diretto con la sua auto poco distante dal locale, in un albergo a Giugliano in Campania. A questo punto, il 22 enne sarebbe riuscito a portare la donna – che si trovava in quelle particolari e precarie condizioni fisiche – fino alla stanza dell’albergo dove, dando sfogo ai suoi istinti più bassi, avrebbe abusato di lei diverse volte con particolare violenza e brutalità.

La cinquantenne, proprio a causa della sua condizione fisica, non sarebbe riuscita ad opporre resistenza alla forza del violentatore, in quanto era barcollante e non in grado neppure di camminare: il processo, infatti, si è svolto sulla base che la donna fosse sotto effetto di sostanze alcoliche durante quei terribili momenti e non è stato stabilito se il ragazzo avesse somministrato qualche sostanza stupefacente all’insaputa della vittima.

Le attività di indagine, scaturite dalla denuncia della donna che - seppur in lacrime e molto provata, ha trovato il coraggio di raccontare quanto aveva subìto – hanno consentito di ricostruire in maniera dettagliata tutti i passaggi dell’accaduto grazie anche la visione del filmato estrapolato dalle videocamere di sorveglianza dell’hotel.

A conclusione della requisitoria del pubblico ministero e la discussione della difesa, il giudice con il verdetto è andato ben oltre la richiesta dell’accusa. La donna è stata assistita nel giudizio dall’avvocato Renato Luigi De Spirito che è riuscito anche ad ottenere la condanna ad un risarcimento danni, provvisoriamente esecutivo.

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Il 22 enne di Orta di Atella, difeso dall’avvocato Aldo Patrizio Diletto, dopo l’arresto ai domiciliari fu liberato e destinatario di un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Probabilmente il giovane aveva immaginato che la cosa potesse finire lì, ma la donna una volta resasi conto di quello che le era accaduto, con molta comprensibile difficoltà, ha trovato il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri che hanno trasmesso il caso da codice rosso alla Procura di Napoli Nord.

Il ragazzo, durante i primi approcci con la donna che abitualmente frequentava il supermercato del centro commerciale dove lavorava il 22enne, si sarebbe mostrato affabile e gentile, insomma un insospettabile: tra un complimento e una battuta, avrebbe chiesto alla donna più volte di uscire per un caffè fino a riuscire ad ottenere quell’appuntamento dopo varie insistenze. Un appuntamento diventato un orribile ricordo che sarà difficile da cancellare dalla mente della vittima, sia per il notevole impatto emotivo che per lo stress psicologico subìto.

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