Picchiato a scuola, nella chat
dei «bulli» altri 30 alunni

Picchiato a scuola, nella chat dei «bulli» altri 30 alunni
di ​Gabriella Cuoco
Lunedì 15 Gennaio 2018, 13:06 - Ultimo agg. 15:59
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San Felice a Cancello. Tanto per sentirsi in compagnia, passavano i loro pomeriggi a postare video e messaggi vocali che a quanto pare delle volte rasentavano la violenza verbale. Ma, allo stesso tempo quotidianamente condividevano i risultati o più frequentemente copiavano i compiti, anche se all’interno della chat pare ci sono alunni di diverse classi. L’episodio di bullismo, che nei prossimi giorni potrebbe essere definito dagli esperti del settore, dopo una serie di analisi di tutti gli elementi in questione, di cyberbullismo verificatosi venerdì mattina, prima dell’inizio dell’orario scolastico, fuori la palestra della scuola media dell’Istituto comprensivo Aldo Moro della frazione di Cancello Scalo, continua ad avere sviluppi e, soprattutto, a far parlare di sé l’intero territorio della Valle di Suessola. 

I carabinieri della stazione locale guidata dal maresciallo Giancarlo Sangiovanni coordinati dal capitano di compagnia Stefano Scollato stanno indagando a trecentosessanta gradi su quanto è avvenuto e sui retroscena ancora oscuri di una vicenda che preoccupa non poco sia il corpo docente dell’istituto della scuola periferica di San Felice a Cancello che i genitori, alcuni dei quali pare abbiano nonostante il fine settimana già chiesto chiarimenti ad alcuni insegnanti e, soprattutto, messo sotto torchio i propri figli per cercare di sbrogliare la matassa e capirne qualcosina in più, il tutto con la paura che il figlio fosse coinvolto nella vicenda. I militari dell’Arma, che sono in attesa del via libera dell’autorità giudiziaria per poter procedere a qualsiasi tipo di mossa, hanno ascoltato nuovamente la versione dei fatti della vittima che frequenta la prima classe, la quale alla presenza dei genitori ha raccontato di essere stato malmenato da due ragazzini di seconda media.

Il 12enne, che risiede insieme ai genitori nella stessa frazione di Cancello Scalo, ha confermato l’esistenza di un gruppo whatsApp al quale sono iscritti circa trenta alunni della scuola di via XXI Giugno. Ma, per il momento né la chat è stata chiusa né si è proceduto al sequestro dei cellulari dei ragazzini. Il padre della vittima, alla luce di quanto è accaduto, non ha ancora avviato nessun tipo di procedimento nei confronti degli aggressori del figlio. Potrebbe farlo, anche se secondo quanto ha raccontato ai carabinieri, non è del tutto convinto ma sta comunque raccogliendo tutti gli elementi per poter poi decidere sul da farsi dopo aver chiesto il parere di un legale esperto del settore, che da voci di corridoio incontrerà nella giornata di oggi. Ma l’uomo, ha comunque stampato tutte le conversazioni della chat whatsApp e attende nelle prossime ore di conoscere la decisione del tribunale minorile e degli assistenti sociali del Comune sanfeliciano, che già nella giornata di oggi dovrebbero ‘mettere sotto torchio’ i due bulli, denunciati dal dirigente scolastico Raffaele Palmieri. 

Sul fronte scuola, invece, c’è attesa oggi per l’esito del consiglio di classe straordinario, allargato a tutti gli insegnanti degli alunni protagonisti dell’episodio. L’istituzione scolastica dovrà pronunciarsi sul provvedimento che dovrà essere preso nei confronti dei due ragazzini, che rischiano una sospensione prolungata. Ma su questo il dirigente scolastico continua a non volersi pronunciare «in quanto la vicenda è assai complessa e voglio prima conoscere il parere di tutti i docenti dei tre ragazzini». 
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