Colto da infarto viene accompagnato dai figlio al pronto soccorso di Cava de' Tirreni. Una volta stabilizzato deve essere trasferito alla torre cardiologica di Salerno ma l’ambulanza, inviata dal 118, è guasta. Ma non c’è un mezzo sostitutivo in dotazione al servizio di emergenza territoriale.
L’uomo ha dovuto aspettare l’arrivo di un’altra ambulanza. I familiari denunciano l’accaduto e i rappresentanti del Comitato Uniti a difesa dell’Ospedale Santa Maria dell’Olmo annunciano che saranno di nuovo in piazza: «Non solo accorpamenti e chiusure. Si rischia di morire perché non c’è un’ambulanza disponibile - dice Alfredo Senatore - qualche settimana fa siamo stati ascoltati dal consigliere regionale Picarone ma è evidente che nulla è cambiato.
Caos ieri mattina al pronto soccorso del presidio cavese. «Nostro padre è stato colto da infarto - raccontano i figli- Con una corsa contro il tempo lo abbiamo accompagnato in ospedale. Al pronto soccorso gli operatori sono stati bravissimi a rianimarlo e stabilizzarlo. Poi doveva essere trasferito di urgenza a Salerno. Abbiamo dovuto attendere l’ambulanza del 118 ma proprio davanti all’ospedale si è bucata la ruota. In città il 118 non aveva un mezzo sostitutivo. Dalla centrale mi hanno risposto che doveva venire da un altro comune. Abbiamo dovuto attendere. Per fortuna è andato tutto bene ma non si può rischiare così, anche un minuto in più può essere fatale. Sul territorio ci deve essere un altro mezzo. I guasti possono succedere così più emergenze concomitanti».
Sull’accaduto è intervenuto Giovanni Lopez, responsabile area infermieristica pronto soccorso e sindacalista Cisl: «Tutto è stato fatto secondo i protocolli e le linee guida. In caso di infarti siamo tenuti a chiamare il 118 che attiva la rete Ima per inviare ambulanze medicalizzate. All’arrivo del mezzo, per un caso fortuito, la gomma si è bucata. Noi eravamo pronti ad attivare la nostra ambulanza ma nel giro di poco è arrivato l’altro mezzo inviato dalla centrale operativa. Secondo protocolli dobbiamo usare l’ambulanza della rete Ima e tenere la nostra a disposizione per altre emergenze». Intanto il Comitato ribadisce: «Basta si riscende in piazza: destinazione Salerno».