Cava de' Tirreni, parto flash in casa con la nonna a far da levatrice

Tempi troppo lunghi per raggiungere l'ospedale

Parto in casa
Parto in casa
di Silvia De Cesare
Martedì 28 Novembre 2023, 05:20 - Ultimo agg. 29 Novembre, 07:27
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Mamma Filomena e figlia Crystal, tre chili di gioia pura, stanno bene e insieme hanno lasciato l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore per fare ritorno a casa, a Cava de' Tirreni, dove quest’anno il Natale sarà ancora più bello e speciale. Fin qui nulla di strano se non fosse che la donna ha dato alla luce la sua piccola in casa e solo dopo, insieme alla sua secondogenita, ha raggiunto il nosocomio per i controlli e il ricovero di routine. È stato tutto talmente veloce che il tempo necessario per raggiungere la sala operatoria sarebbe stato troppo rischioso.

La giovane donna, alla sua seconda gravidanza, era a casa, quando, improvvisamente, le si sono rotte le acque. Del resto i tempi erano giusti: per la gestante erano trascorse quaranta settimane esatte. La piccola in grembo forse avrà avuto il desiderio di godersi il suo primo Natale tra le braccia di mamma e papà. Contrazioni regolari, sempre più insistenti, la bambina si incanala, è in posizione, spinge, ha fretta di venire al mondo. Quando, allertato il 118, arriva l’ambulanza è troppo tardi, mamma e figlia sono in codice rosso, salire sul mezzo potrebbe essere troppo rischioso per la vita di entrambe. In pochi secondi la decisione: medico, Antonio Borri, specialista di medicina di urgenza, infermiera, Chiara Incanto, e autista, Amedeo Loffredo, decidono di aiutare la donna a partorire in casa.

Al team si aggiunge un’altra figura importante, sotto più punti di vista.

A far nascere la bimba nel calore delle mura domestiche c’è anche la nonna materna Giovanna che con il suo appoggio morale e la sua esperienza ha saputo tranquillizzare la figlia, conducendola per mano durante un parto che non dimenticherà facilmente. La paura, infatti, ha stretto la mano alla meraviglia di un momento unico che rimarrà nella loro memoria per sempre e le unirà ancora di più. Mentre la valigia che normalmente si prepara qualche settimana prima del parto è già pronta davanti alla porta, la nonna si elegge a levatrice della sua nipotina, forse rispolverando le tecniche di routine fino agli anni ’50. Corre a prendere quello che serve, mentre i medici accompagnano gli ultimi secondi del travaglio. Silenzio assoluto per pochi istanti e poi l’inconfondibile pianto di una nuova vita. È nata. Sta bene.

La gioia è corale, anche di chi, non poteva immaginare un turno in ambulanza del genere. Avvolta in un telo bianco enorme, la piccola affonda nel calore delle braccia di tutti quelli che hanno contribuito alla sua nascita e hanno tirato un grande sospiro di sollievo. Le ultime braccia sono quelle della mamma, commossa e felice che tutto sia andato per il meglio. Al fianco, ovviamente, la nonna.

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