Apre a Castel Volturno un polo sociale
per garantire assistenza sanitaria ai migranti

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Giovedì 10 Febbraio 2022, 13:36
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Un polo sociale per l'orientamento ed accompagnamento ai servizi sanitari, al diritto alla casa e al lavoro dei migranti è stato aperto dal consorzio Nco-Nuova cooperazione organizzata a Castel Volturno, dove è molto alta la presenza di stranieri, regolari e non. L'obiettivo è sostenere l'integrazione socio-lavorativa dei migranti e favorire la prevenzione, il contrasto e l'emersione di casi di sfruttamento lavorativo. L'attività rientra nell'ambito del progetto Agricultura - coltivare diritti, promosso da un partenariato di associazioni e cooperative con capofila Cidis onlus, che conta sette poli sociali attivati anche nei comuni di Casal di Principe, San Cipriano d'Aversa, Cancello ed Arnone, Villa Literno, Mondragone, Giugliano in Campania.

«In sole poche settimane - spiega Mercedes Nicoletti, referente del polo sociale a Castel Volturno - abbiamo registrato più di 70 utenti con problematiche varie, dalla richiesta di documenti per il permesso di soggiorno alla necessità di avere una casa e un lavoro sfuggendo a condizioni di sfruttamento. Lo scopo del progetto è l'emersione del caporalato e abbiamo quindi attivato tutta una rete di contatti con alcune aziende del territorio e agenzie immobiliari che ci consentono di dare risposte concrete a salvaguardia dei loro diritti e dignità». Per l'area sanitaria, il consorzio Nco ha organizzato un servizio trasversale ed itinerante con unità mobili presenti dal giovedì alla domenica nei punti centrali dei sette paesi coinvolti, dove vengono somministrati, laddove richiesto e ritenuto, anche test di prevenzione Covid, HIV, PapTest, Mantoux.

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I migranti vengono anche aiutati nel disbrigo delle pratiche burocratiche come l'iscrizione al sistema sanitario nazionale, scelta del medico e del pediatra di base, prenotazioni di esami e visite specialistiche, invalidità. «Le Unità mobili sono una bella e grande intuizione di intervento che - spiega Tommaso Mazzei, coordinatore dell'area sanitaria per il consorzio Nco - abbiamo in parte già sperimentato ma ora con l'aiuto di pubblica assistenza San Michele Onlus e di Vola associazione Onlus, che svolgono da anni sul territorio attività finalizzate alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, abbiamo deciso di programmare presenze calendarizzate.

Lo scopo è accogliere le persone migranti già con un primo colloquio e visita medica per indirizzarli, laddove necessario a visite specialistiche e presidi ospedalieri, così facendo speriamo di rasserenare anche quelle piccole preoccupazioni che potrebbero aumentare lo sconforto di chi si sente perso».

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