Il Centro di monitoraggio ambientale sorgerà nel Real Sito di Carditello

Firmato un protocollo di intesa tra Palazzo Santa Lucia e la Fondazione Real Sito di Carditello

Real Sito di Carditello
Real Sito di Carditello
Giovedì 9 Novembre 2023, 17:42 - Ultimo agg. 10 Novembre, 19:36
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Ecomondo 2023 a Rimini è stato ieri il palcoscenico per la Regione Campania e per il Real Sito di Carditello. Firmato un protocollo di intesa tra Palazzo Santa Lucia e la Fondazione Real Sito di Carditello per la realizzazione del Centro di Monitoraggio Ambientale all’interno della storica Reggia di Carditello, dove si svilupperanno azioni di ricerca e di monitoraggio, nonché di divulgazione e promozione delle tematiche ambientali, in coerenza con la strategia regionale per lo sviluppo sostenibile e dove si potranno coordinare ed integrare le azioni dei differenti attori istituzionali operanti in materia di monitoraggio e controllo del territorio e dell’Ambiente.

Si tratta del primo bene culturale in Italia in cui vengono effettuate queste sperimentazioni. «Raccoglieremo dati, matrici ambientali, e li archivieremo e metteremo in relazione dinamica attraverso sistemi d’intelligenza artificiale – ha affermato l’assessore all’ambiente e vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola -.

Questi dati verranno utilizzati in chiave previsionale e preventiva. Quest'operazione ribalta i termini tra conoscenza e decisione. I dati guideranno la scelta per meglio procedere».

Il Real Sito di Carditello, una delle Delizie Reali borboniche, diventa così avamposto di modernità come lo fu alla nel Settecento quando fu creato. «La filiera è informazione, conoscenza, decisione – ha sottolineato Bonavitacola -. Questa è la democratizzazione circolare. Per la politica è quasi un atto suicida, perché saremo più controllati. Ma noi vogliamo riannodare il rapporto con i cittadini ricostruendo il senso vero della partecipazione e della libertà sostanziale».

Il progetto nacque nel 2021 e da ieri è diventato operativo con un finanziamento di 7 milioni di euro per le quattro azioni previste a supporto del Centro di monitoraggio: un sistema informativo ambientale; il potenziamento delle rilevazioni aeree mediante droni e utilizzo d’immagini satellitari; gli impianti di rilevazione di polveri sottili in aree critiche; le apparecchiature di campionamento ed analisi di corpi idrici e contaminanti del suolo. Il monitoraggio dinamico sulle diverse matrici ambientali rappresenterà un’avanzata e aggiornata base di supporto per le strategie regionali d’intervento sul territorio, perseguendo un ordine di priorità fondato su dati scientifici e oggettivi nell’approccio al delicato tema del rapporto fra inquinamento e salute. La Regione Campania ha da tempo posto particolare attenzione al tema del monitoraggio ambientale, per consentire di affrontare e superare le criticità che emergono sul territorio regionale, al fine di evitare potenziali rischi per l’ambiente e la salute umana. Ieri mattina, nell'ambito di Ecomondo 2023, allo stand della Regione Campania, c’è stata una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Claudia Conte, a cui hanno preso parte Fulvio Bonavitacola, Giuseppe Magro presidente Iaia Italia e Maurizio Maddaloni presidente della Fondazione Real Sito Carditello, proprio per presentare l'unità di intelligenza ambientale e il centro di monitoraggio nella piccola reggia borbonica in tenimento di San Tammaro nel casertano.

«La Fondazione Real Sito di Carditello – ha spiegato il presidente Maddaloni - è impegnata, in prima linea, a riaffermare l’identità del territorio e a valorizzare il notevole patrimonio storico, artistico e ambientale, favorendo nuovi processi di conoscenza che integrano l’offerta culturale e la tutela ambientale. Una sfida ambiziosa che, nell’ambito della collaborazione istituzionale con la Regione Campania, prevede la realizzazione a Carditello di un Centro di monitoraggio tecnologicamente avanzato per analizzare tutte le matrici ambientali e sostenere azioni di ricerca, prevenzione e divulgazione, in coerenza con la strategia regionale per lo sviluppo sostenibile».

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