Ecomondo 2023 a Rimini è stato ieri il palcoscenico per la Regione Campania e per il Real Sito di Carditello. Firmato un protocollo di intesa tra Palazzo Santa Lucia e la Fondazione Real Sito di Carditello per la realizzazione del Centro di Monitoraggio Ambientale all’interno della storica Reggia di Carditello, dove si svilupperanno azioni di ricerca e di monitoraggio, nonché di divulgazione e promozione delle tematiche ambientali, in coerenza con la strategia regionale per lo sviluppo sostenibile e dove si potranno coordinare ed integrare le azioni dei differenti attori istituzionali operanti in materia di monitoraggio e controllo del territorio e dell’Ambiente.
Si tratta del primo bene culturale in Italia in cui vengono effettuate queste sperimentazioni. «Raccoglieremo dati, matrici ambientali, e li archivieremo e metteremo in relazione dinamica attraverso sistemi d’intelligenza artificiale – ha affermato l’assessore all’ambiente e vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola -.
Il Real Sito di Carditello, una delle Delizie Reali borboniche, diventa così avamposto di modernità come lo fu alla nel Settecento quando fu creato. «La filiera è informazione, conoscenza, decisione – ha sottolineato Bonavitacola -. Questa è la democratizzazione circolare. Per la politica è quasi un atto suicida, perché saremo più controllati. Ma noi vogliamo riannodare il rapporto con i cittadini ricostruendo il senso vero della partecipazione e della libertà sostanziale».
Il progetto nacque nel 2021 e da ieri è diventato operativo con un finanziamento di 7 milioni di euro per le quattro azioni previste a supporto del Centro di monitoraggio: un sistema informativo ambientale; il potenziamento delle rilevazioni aeree mediante droni e utilizzo d’immagini satellitari; gli impianti di rilevazione di polveri sottili in aree critiche; le apparecchiature di campionamento ed analisi di corpi idrici e contaminanti del suolo. Il monitoraggio dinamico sulle diverse matrici ambientali rappresenterà un’avanzata e aggiornata base di supporto per le strategie regionali d’intervento sul territorio, perseguendo un ordine di priorità fondato su dati scientifici e oggettivi nell’approccio al delicato tema del rapporto fra inquinamento e salute. La Regione Campania ha da tempo posto particolare attenzione al tema del monitoraggio ambientale, per consentire di affrontare e superare le criticità che emergono sul territorio regionale, al fine di evitare potenziali rischi per l’ambiente e la salute umana. Ieri mattina, nell'ambito di Ecomondo 2023, allo stand della Regione Campania, c’è stata una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Claudia Conte, a cui hanno preso parte Fulvio Bonavitacola, Giuseppe Magro presidente Iaia Italia e Maurizio Maddaloni presidente della Fondazione Real Sito Carditello, proprio per presentare l'unità di intelligenza ambientale e il centro di monitoraggio nella piccola reggia borbonica in tenimento di San Tammaro nel casertano.
«La Fondazione Real Sito di Carditello – ha spiegato il presidente Maddaloni - è impegnata, in prima linea, a riaffermare l’identità del territorio e a valorizzare il notevole patrimonio storico, artistico e ambientale, favorendo nuovi processi di conoscenza che integrano l’offerta culturale e la tutela ambientale. Una sfida ambiziosa che, nell’ambito della collaborazione istituzionale con la Regione Campania, prevede la realizzazione a Carditello di un Centro di monitoraggio tecnologicamente avanzato per analizzare tutte le matrici ambientali e sostenere azioni di ricerca, prevenzione e divulgazione, in coerenza con la strategia regionale per lo sviluppo sostenibile».