Tra lo scorso dicembre ed i primi di febbraio si sono recati dall'imprenditore, che è anche proprietario di alcune strutture sportive chiedendo un «contributo per le famiglie dei carcerati» ed ammonendolo sul comportamento da tenere in relazione alle precedenti denunce presentate. Nonostante fossero incappati in un controllo della Polizia, i due erano ritornati alla carica ed avevano precisato la richiesta estorsiva in mille euro.
La tangente sarebbe stata mascherata come iscrizione ad un fantomatico «Napoli club», per il quale i due estorsori avevano anche chiesto all' imprenditore di reperire 100 aspiranti soci che avrebbero versato una quota di 10 euro.
Al rifiuto dell' imprenditore di pagare, i due avevano cercato di intercettarlo in strada per convincerlo a pagare la somma. Al termine delle indagini della Dda i Carabinieri hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti dei due che devono rispondere di tentativo di estorsione aggravata dal metodo mafioso.