Monopattino contro scooter, ferito un 11enne

Il ragazzino ricoverato al Santobono e poi dimesso

Soccorsi dopo l'incidente tra scooter e monopattino
Soccorsi dopo l'incidente tra scooter e monopattino
di Roberto Della Rocca
Mercoledì 13 Settembre 2023, 07:41
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L'incidente di lunedì sera nell'ultimo tratto della Tuoro-Garzano in cui è rimasto coinvolto un bambino di 11 anni ripropone, anche nel capoluogo, il problema dei monopattini elettrici e la disciplina sull'uso di questi mezzi sempre più diffusi e incentivati anche in osservanza delle nuove tendenze ecologiste. La buona notizia, dopo lo spavento, è stato il via libera dei medici del Santobono di Napoli (dove l'undicenne era ricoverato) al ritorno a casa del bambino che è rientrato a Caserta con la famiglia, molto nota nella borgata, nel tardo pomeriggio di ieri e che dovrà osservare ancora un periodo di controllo per escludere eventuali danni neurologici. È stato forte l'urto verificatosi a pochi metri dall'ultima rotonda della Tuoro-Garzano. Tutta da chiarire la dinamica dell'incidente che ha visto coinvolti uno scooter guidato da una minorenne e il monopattino che stava circolando sulla strada.

Ancora visibili le rilevazioni effettuate dai vigili e e i graffi sull'asfalto provocato dai due mezzi. Immediatamente accorsi sul posto sia l'ambulanza, che ha trasportato il piccolo nell'ospedale napoletano, sia gli agenti della Polizia Municipale guidati dal comandante Luigi De Simone. Si apre ora un problema di responsabilità per l'incidente e si torna a parlare della necessità di regole più rigide per disciplinare l'uso dei monopattini. Tra le poche regole resta piuttosto chiara quella sull'età dei conducenti dei veicoli che devono avere più di 14 anni. Automaticamente accertato dai vigili, già lunedì sera al momento dell'incidente, che l'età del piccolo non gli consentisse di utilizzare il mezzo e automatica sarà anche la sanzione per i genitori. Sugli adulti, infatti, ricadono le responsabilità dei minori, anche quella civile collegata alle violazioni del Codice della strada.

L'incidente di lunedì, inoltre, è occorso ad un bambino che utilizzava un monopattino privato. Da qualche mese, infatti, il servizio messo a disposizione da Palazzo Castropignano (tramite concessionario) è stato interrotto e sarà ripreso a ottobre quando arriveranno i nuovi monopattini dell'azienda K City che si occuperà di tutti i servizi relativi alla mobilità sostenibile nel capoluogo come confermato anche dall'assessore Emiliano Casale che annunciò l'introduzione di nuovi monopattini dotati di ammortizzatori per attenuare gli effetti del dissesto stradale.

Auspica l'introduzione di regole nazionali più severe il comandante De Simone. «Gli orientamenti del dibattito attualmente in corso a livello nazionale sono condivisibili, è necessario chiarire le regole di utilizzo dei monopattini e procedere conclude il responsabile della Municipale - verso il riconoscimento di questi mezzi di trasporto come veri e propri veicoli, con tanto di targa».

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Rabbia, invece, è quella che si registra a Garzano, dove da tempo i residenti segnalano l'invasione dei motorini in arrivo da altre zone della città. Un problema, associato a quello dell'alta velocità (anche delle auto), di "mala-movida", con il raggruppamento nella piazza di Garzano di gruppi di giovani che arrivano sul posto dove poter trascorrere le proprie serate anche concedendosi una impennata con i loro mezzi. Gli assembramenti però, cominciano dal pomeriggio, quando quelle aree sono frequentate, come successo lunedì, dai residenti, giovani e adulti, della frazione. A fare da sfondo alle tensioni è la Tuoro-Garzano, la strada dove si è verificato l'incidente e che negli ultimi mesi sembra essere oggetto di un progressivo degrado. Il problema della manutenzione del verde è stato risolto a metà: gli operai spediti dal Comune sono intervenuti solo sull'ultima rotonda, quella più vicina alle case della borgata. A creare problemi è anche la vegetazione spontanea fuori controllo nei terreni che costeggiano l'arteria. Il guardrail nel primo tratto è coperto dal verde che invade la corsia destinata alle vetture, mentre alcuni alberi ad alto fusto mai potati ostruiscono la luce di alcuni lampioni. Persiste anche la ferita visiva del muro di contenimento da cui si staccarono, pochi mesi dopo l'inaugurazione (a causa del maltempo), i pannelli di copertura mentre sono numerosi i depositi di rifiuti improvvisati ai bordi della strada: vestiti, mobili rotti, elettrodomestici e rifiuti organici che contribuiscono a segnalare una situazione di degrado sempre meno tollerata dai residenti. 

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