Trattori, riprende la marcia ora si punta sul Garigliano

Annunciate nuove azioni dimostrative e sit-in

Trattori, riprende la marcia ora si punta sul Garigliano
Trattori, riprende la marcia ora si punta sul Garigliano
di Giulio Sferragatta
Giovedì 8 Febbraio 2024, 07:50
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Previste nuove azioni dimostrative e nuovi sit-in nei prossimi giorni nel Casertano. La protesta degli agricoltori contro le scelte di politica agricola degli ultimi governi e dell'Unione Europea è tutt'altro che sopita. I manifestanti non arretrano sulle proposte di intervento richieste al governo sul caro carburanti, sull'indebitamento degli operatori del comparto agricolo-zootecnico, sull'esenzione dell'Irpef sui redditi agricoli e sulle altre questioni alla base della rivendicazione, ormai ben nota in tutta Europa.
In settimana, un altro presidio sarà allestito nella zona del Garigliano, al confine tra la provincia casertana e Latina, con relativo corteo che da Santa Maria Capua Vetere si sposterà verso la zona di Sessa Aurunca.

Nel frattempo, si è costituito ufficialmente un coordinamento di diverse realtà legate al mondo dell'agricoltura, di cui è parte attiva e tra i promotori proprio "Altragricoltura" di Caserta. Ne ha parlato più dettagliatamente il coordinatore regionale del movimento Gianni Fabbris, ieri a Pescara per incontrare altri agricoltori, che sul punto ha aggiunto: «Oltre al movimento di cui faccio parte, il coordinamento è composto anche da associazioni e organizzazioni nazionali. In queste ore, stiamo aggregando soggetti. Il primo evento sarà la manifestazione del 15 febbraio a Roma, ma il nostro obiettivo è raccogliere la spinta della gente e provare a dare una prospettiva».

Il referente di Altragricoltura ha poi fornito qualche indicazione in più sulla manifestazione romana. «Puntiamo a sfilare con i sindaci, i delegati delle aree rurali più rappresentative, con le diverse categorie, nella speranza di aprire un confronto con il parlamento per la parte delle riforme e con il governo per la parte delle risposte».

Alla manifestazione di protesta che, nel Casertano, si protrae da circa una settimana, partecipano tanti giovani agricoltori. «Abbiamo paura per il nostro futuro - ha riferito Stefano Di Cicco, 20 anni, agricoltore da quattro generazioni e produttore di fragole, peperoni, melanzane nella zona di Villa Literno - e lottiamo contro il falso Made in Italy, ossia contro un processo di produzione estera di frutti e ortaggi che, lavorati e confezionati in Italia, vengo poi spacciati per prodotti nostrani. C'è stato inoltre un vertiginoso aumento del costo del carburante. Nel periodo della pandemia, pagavamo il gasolio agricolo a 0,60 centesimi, mentre adesso lo paghiamo 1,30 euro, come anche i fitofarmaci e quanto altro».

«Purtroppo arrivano prodotti in Italia da Paesi che non sono dell'Unione Europea, senza controlli, invadendo i mercati europei a costi molto bassi - ha poi confermato Gianluigi Villano, titolare di un'azienda agricola a Santa Maria Capua Vetere per la coltivazione di ortaggi e tabacco - e per questo motivo ci rivolgiamo al governo affinché garantisca una limitazione dei prodotti provenienti dall'estero, a beneficio di quelli italiani che possono riprendere fette di mercato».

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Anche ieri è stata una giornata molto pesante sul fronte della viabilità ordinaria ed autostradale, con blocchi e rallentamenti che si sono registrati a ridosso dei caselli di Capua e Santa Maria Capua Vetere e, in particolare, sulla statale Appia nel tratto tra Pignataro Maggiore e Pastorano. A Santa Maria Capua Vetere, all'altezza della rotonda a poche centinaia di metri dall'ingresso autostradale, alcuni manifestanti hanno invaso - in più occasioni e per pochi minuti - la carreggiata, rendendo impossibile il transito dei veicoli e dei mezzi pesanti. Traffico in tilt invece sull'Appia, vicino al casello di Capua, dove - nel corso del pomeriggio - un corteo di circa trenta trattori si è messo in moto per alcuni chilometri creando non pochi disagi alla circolazione. Distribuiti agli automobilisti ortaggi freschi di stagione, nell'ambito di un'azione dimostrativa che si ripropone già di diversi giorni. Nonostante il disagio, molti autonomisti hanno espresso il proprio sostegno agli agricoltori. «Lo Stato deve aiutare queste persone che, con il loro lavoro, esprimono l'eccellenza del patrimonio agricolo del territorio casertano», ha riferito Raffaele Vardaro di San Prisco, imbottigliato - come tanti - nel traffico vicino al casello autostradale sammaritano.

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