Parete: violenze nell'asilo, il sindaco promette telecamere nelle scuole

Possibile la costituzione del Comune come parte civile

Proseguono le indagini dei carabinieri
Proseguono le indagini dei carabinieri
di Nicola Rosselli
Domenica 17 Settembre 2023, 09:34 - Ultimo agg. 22:45
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Il giorno dopo la sospensione per un anno dalla professione della maestra d'asilo C. G., di 49 anni, di Casal di Principe, rea di aver maltrattato alcuni bambini della scuola paritaria "Il Giardino d'Infanzia", a Parete non si parla d'altro. Ad interrogarsi e a commentare sono praticamente tutti.

Il sindaco Gino Pellegrino promette l'installazione di telecamere in tutte le scuole a tutela dei bambini e sta ipotizzando la costituzione di parte civile del Comune in caso di processo contro la maestra il cui comportamento è stato scoperto grazie alla tenacia di un bambino di tre anni e della sua mamma che ha cucito un microregistratore nei vestiti del piccolo. Il resto lo hanno fatto le telecamere della stessa scuola paritaria che sono state acquisite dai carabinieri della locale stazione nel corso delle indagini coordinate dai magistrati della procura della repubblica presso il tribunale di Napoli Nord in Aversa.

Indagini che continuano da parte dei carabinieri della locale stazione in collaborazione con i colleghi della compagnia di Aversa, diretti dal tenente colonnello Ivano Bigica, coordinati dai magistrati della procura della repubblica presso il tribunale di Napoli Nord in Aversa. Dalla scuola di Parete, luogo dei presunti maltrattamenti, giungono precisazioni e disponibilità sino ad ipotizzare la costituzione di parte civile: «alla luce dei fatti recentemente accaduti, la scuola esprime totale estraneità alle vicende apprese. Nel corso di un controllo effettuato presso la nostra scuola, sono state spontaneamente consegnate le telecamere di videosorveglianza interne alla struttura. Le stesse non erano mai state visionate, non essendoci mai stati da parte dei genitori dei bambini "vittime" degli atteggiamenti incriminati, segnalazioni o semplici richiami che potessero aiutarci a far luce su quanto poi denunciato dagli stessi». «Le telecamere - continua la nota della scuola privata di Parete - sono state installate proprio a tutela dei bambini e dei genitori e hanno accelerato il lavoro di indagine che al momento non ha ancora dato esiti conclusivi.

Nel momento in cui le colpe saranno accertate, la scuola si costituirà quale prima vittima di quanto accaduto e continuerà a garantire la tutela, la sorveglianza e la cura che da anni la contraddistinguono».

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In chiusura la scuola si rivolge ai genitori con una sottolineatura polemica: «Invitiamo i genitori dei bambini frequentanti a un confronto continuo e costante con i propri figli, le insegnanti, la direzione, in modo da risolvere sul nascere eventuali problematiche e dubbi. Ci rammarica apprendere che per alcuni genitori non siamo stati il punto di riferimento, il loro primo interlocutore: conoscere prima i dubbi su determinate situazioni, ci avrebbe permesso di agire in modo tempestivo ed incisivo. Nella certezza di meritare fiducia, credibilità e rispetto continueremo a metterci la faccia, l'impegno e il cuore». 

 

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