Scrittori per la Costituzione: oggi il primo dei quattro incontri al centro di produzione Rai di Napoli

Apre la scrittrice Alessia Gazzola, autrice del romanzo con protagonista una stagista Non è la fine del mondo (Feltrinelli)

Alessia Gazzola
Alessia Gazzola
di Ugo Cundari
Venerdì 15 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 16 Marzo, 09:06
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Lavoro, ambiente, uguaglianza, ripudio della guerra sono tra gli assi portanti della Costituzione, che l'anno scorso ha compiuto 75 anni, e i temi sui quali sono incentrati i quattro incontri in programma a partire da oggi, sempre alle 10, all'auditorium della Rai in viale Marconi. Una rassegna organizzata da Campania legge Fondazione Premio Napoli guidata da Maurizio De Giovanni, che dice: «Per evitare che la nostra Carta diventi qualcosa di astratto, qualcosa di lontano, qualcosa di statico che rientri nei libri di storia e non nell'attualità civica che è così importante, abbiamo immaginato questo confronto tra chi scrive e chi dovrebbe leggere, e speriamo che legga, su questo argomento così vitale e così decisivo per il nostro contesto».

Oggi, attraverso un videomessaggio, la scrittrice Alessia Gazzola, autrice del romanzo con protagonista una stagista Non è la fine del mondo (Feltrinelli), si soffermerà sulle condizioni di lavoro sempre più difficili dei giovani: «Sono passati otto anni da quando ho scritto il romanzo ma purtroppo la realtà che ho fotografato è ancora attuale. Allora come oggi i contratti a termine spesso non vengono rinnovati all'ultimo minuto, quelli che lo sono risultano sottopagati e non rispettosi dei diritti minimi dei lavoratori. Condizioni inique e gender gap sempre più profondi, poco riguardo nei confronti dei lavori intellettuali e creativi. Insomma, è un mondo sempre più precario che impedisce a chi lavora di tutelare la propria dignità». Chiude la giornata lo showman Francesco Cicchella

Il 22 marzo a parlare di ambiente sarà Paolo Di Paolo, che ha affrontato il dramma dei cambiamenti climatici estremi nel suo Romanzo senza umani (Feltrinelli): «Partirò dalla constatazione dell'indiano Amitav Ghosh.

Rispetto all'evidenza del disastro ambientale i romanzieri stanno indietro, non sono capaci di tradurre in immagini letterarie e narrative le crisi verso cui andiamo incontro. Mi domando se si possa rendere poetico lo scioglimento di un ghiacciaio. Bisogna determinare un nuovo immaginario in grado di svegliare la gente. Noi italiani possiamo farlo prima di tutti perché già 76 anni fa i padri e le madri costituenti hanno riconosciuto l'importanza della difesa del paesaggio» sottolinea Di Paolo.

La giovane scrittrice di origini nigeriane, nata e cresciuta a Castel Volturno, Sabrina Efionayi, autrice di Addio a domani (Einaudi), discuterà il 12 aprile di razzismo con il regista, attore e scrittore Gianfranco Gallo: «La Costituzione racconta l'uguaglianza con parole limpide e nette, ma la realtà è differente, e sta a noi calare quelle idee sublimi nel mondo di tutti i giorni. Saremo tutti uguali quando a tutti saranno offerte le stesse opportunità. Come fare? Io scommetto sulle giovani generazioni che, in fatto di non discriminazioni, sono più avanti degli adulti» dice Sabrinex, com'è anche conosciuta.

Nella giornata conclusiva del 19 lo scrittore irlandese Colum McAnn, che in Apeirogon (Feltrinelli) racconta l'amicizia tra un palestinese e un israeliano, nel suo videomessaggio racconterà: «Quando sono stato nel 2015 in Israele ho conosciuto molte persone convinte che il primo obiettivo politico non debba essere convincere chi abita a Gaza ad amare chi abita a Gerusalemme, neanche di piacersi l'un l'altro. Il dovere è capirsi. Nel 1933 il grande scienziato Einstein chiese a Freud come fermare la tendenza umana a fare la guerra. Il padre della psicanalisi gli rispose che è impossibile, quello che si può fare è creare una comunione di sentimenti tra i popoli. La pace è sempre possibile, anche quando appare impossibile, lo dice chi ha vissuto la guerra in Irlanda e adesso c'è la pace da oltre venticinque anni». 

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