«Un'autobiografia di tutti: la Milano di Luciano Bianciardi» è il titolo del convegno in programma giovedì 23 e venerdì 24 novembre all'Università Cattolica del Sacro Cuore e all'Università Statale. Il convegno è organizzato congiuntamente da Università di Milano Bicocca, Università Cattolica, Iulm e Università Statale, con il patrocinio del Comitato nazionale per la celebrazione del Centenario dello scrittore Luciano Bianciardi. Nei due giorni del convegno sono previsti interventi a tutto campo per riflettere sui rapporti fra Bianciardi e Milano, indagando in profondità sulla sua biografia, sul ricco contesto culturale in cui operò, sui vari aspetti della sua ricchissima e ancora poco conosciuta attività giornalistica.
Il comitato scientifico del convegno è composto da Mario Barenghi, Paolo Giovannetti, Giuseppe Lupo e Gianni Turchetta. Fra gli scrittori più emblematici della generazione nata negli anni Venti - quella di Calvino, Fenoglio, Meneghello, Zanzotto -, Luciano Bianciardi (Grosseto 1922 - Milano 1971) ha incarnato fino allo strazio e all'autodistruzione prima il sogno di un'Italia diversa, poi la percezione acutissima delle distorsioni della modernizzazione, offrendoci una visione radicalmente critica del cosiddetto «miracolo italiano», spiegano i promotori del convegno che del Bianciardi «scrittore» sottolineano: scrittore ironico e paradossale, che unisce narratività e saggismo, invenzione estrosa e raffinata erudizione, realtà cruda e citazionismo, Bianciardi è stato protagonista di un'intensissima attività di traduttore e pubblicista, di critico della cultura e del costume capace di toccare con rara intelligenza e duttilità ambiti diversissimi: dalle istituzioni culturali alla televisione, dal linguaggio allo sport e all'erotismo.
