Milano, dal 14 al 16 aprile torna la fiera internazionale d'arte moderna: 5 prestigiose gallerie scelte per la Campania

Crescono anche le collaborazioni, in particolare con Fondazione Nicola Trussardi e Triennale Milano che diventerà la «casa di miart» ospitando una serie di iniziative dal vivo

MiArt 2022
MiArt 2022
di Erminia Pellecchia
Lunedì 3 Aprile 2023, 11:00
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Inizia il conto alla rovescia per uno degli appuntamenti più attesi ed imprescindibili dell'ecosistema artistico che, dal 14 al 16 aprile (anteprima Vip il 13), occuperà gli spazi del Padiglione 3 del MiArt, ritrovando la sua dimensione internazionale.

Con un «Crescendo», questa la parola chiave scelta per l'edizione numero 27, una metafora sonora che sta ad indicare il rinnovato corso di una manifestazione che ha messo alle spalle gli anni bui della pandemia e si proietta nel futuro con uno sguardo attento alla sostenibilità e una rafforzata capacità attrattiva. C'è un grande ritorno di fiducia, come ha sottolineato il direttore Ricciardi in conferenza stampa. Lo si capisce dal numero delle gallerie partecipanti, ben 169 (un incremento a doppia cifra rispetto allo scorso anno), di cui 5 a rappresentare la regione Campania (Lia Rumma, Alfonso Artiaco e Umberto Di Marino (Napoli), Nicola Pedana (Caserta), Paola Verrengia (Salerno)) provenienti da 27 Paesi nel mondo. Per fare solo qualche nome big: Lelong Parigi-New York, Sperone Sent; Perrotin Parigi, Hong Kong, New York, Seoul, Tokio, Shangai, Dubai; Misako&Rosen Tokio; Smac gallery Cape Town, Johannesburg, Stellenbosch.

Come da tradizione tre le sezioni: «Emergent», a cura di Attilia Fattori Franchini, dedicata a 26 giovani gallerie; «Established», la main section che ospita le 133 gallerie il cui lavoro è dedicato all’arte contemporanea e a quella del XX secolo, e «Decades», a cura di Alberto Salvadori, che racconta la storia del secolo scorso attraverso dieci progetti monografici dagli anni ’10 del Novecento agli anni ’10 del Duemila e che vede presente la storica galleria Lia Rumma con un omaggio speciale ad Ugo Mulas che arriva al cuore di un autore che ha fatto della ricerca la sua vita. Otto invece i premi confermati, a cui si aggiunge un altro importante riconoscimento, quello della Fondazione Henraux che offrirà alla città di Milano la possibilità di scoprire un progetto inedito che resterà per un anno in mostra al Museo del Novecento.

A individuare opere e artisti vincitori ci saranno direttori e curatori di fama del rango di Nicholas Cullinan (National Portrait Gallery di Londra), Catherine Nichols (Manifesta 14), Massimiliano Gioni (New Museum di New York e Fondazione Nicola Trussardi di Milano).

A significare la rilevanza della fiera come promotore e produttore di cultura capace di mettere in rete il sistema dell'arte con i cittadini e il territorio c’è poi la nuova edizione di Milano Art Week, una settimana (11-16 aprile) da vivere freneticamente con oltre ottanta eventi diffusi in tutta la città che offrono, dice l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi, «uno sguardo plurale alla creatività contemporanea» e che danno l'assist al Salone del Mobile in agenda dal 18 al 23 aprile.

C'è l'imbarazzo della scelta. Aprono, infatti, alcune mostre della stagione in sedi importanti. Da appuntare: la personale della belga Ann Veronica Janssens da Pirelli HangarBicocca; Candice Lin Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura alla Gam in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro; la personale di Yuri Ancarani e la Project Room di Silvia Giambrone al Pac; il progetto Forum 900 al Museo del Novecento in cui la galleria al piano terra ospita opere d'arte contemporanea e sedute di design trasformando gli ampi spazi in luogo di confronti, dibattiti e presentazioni; i due progetti dedicati all'arte moderna Diego, l'altro Giacometti e Hortus Alchemicus alla Fondazione Luigi Rovati; la mostra dedicata alle installazioni e ai video dell'artista Dara Birnbaum all'Osservatorio Fondazione Prada.

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La circolazione di contenuti artistici dentro e fuori dalla fiera viene ribadita anche dall’inedita partnership con il brand di moda Msgm, che ha commissionato per l’ingresso di miart un’opera site specific al duo di artisti Eva & Franco Mattes. Composta da canaline digitali che consentono il passaggio di dati, l’installazione che accoglie il pubblico, fa circolare al suo interno un’immagine invisibile che viene inviata ai passanti in modo assolutamente casuale via AirDrop dallo smartphone personale del duo.

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