Sette dipinti su tela e altrettanti disegni a tecnica mista su carta animati da un'esplosione continua di colori, solo di tanto in tanto dominati dal nero. È questo il corpus espositivo della mostra «Things come together when they do» della brasiliana-losangelina Thai Mainhard, che sintetizza la complessità umana in articolate composizioni di impronta espressionista astratta. Alla sua prima mostra a Napoli, ospite di Giuseppe Compare negli spazi di Shazar Gallery da venerdì (inaugurazione ore 17-20, via Pasquale Scura), l'artista presenta una scelta di opere, a cura di Valeria Schaefer, dalle quali si evidenzia la sua intensa ricerca. Un percorso che dapprima guarda all'arte di Willem de Kooning, Cy Twombly e Joan Mitchell e, poi, evolve verso un sempre più personale linguaggio astratto, caratteristica cui va ascritta l'idea di accogliere in galleria i suoi lavori.
«Nelle nuove generazioni di artisti - commenta Giuseppe Compare - c'è un prepotente ritorno all'astrazione che si sviluppa attraverso una tecnica pittorica ultra contemporanea, con ampio uso oltre che della pittura ad olio e dell'acrilico anche di bombolette spray, oil stick, flashe e tutte le tecniche possibili con un occhio alla street art e alla pittura murale».