Aziz, i colori del mondo (e della pace) in una lettera infantile per un amico lontano

Nel nuovo delicato libro del pittore, scultore, formatore e autore curdo-iracheno di testi per l'infanzia da decenni residente in Italia una delicata storia per i più piccoli che racconta la tenacia di un legame che unisce mondi diversi

Aziz, i colori del mondo (e della pace) in una lettera infantile per un amico lontano
Aziz, i colori del mondo (e della pace) in una lettera infantile per un amico lontano
di Donatella Trotta
Venerdì 19 Gennaio 2024, 10:30
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Un coraggioso uccellino viaggiatore con un compito delicato: recapitare la lettera di un bambino, Mamadu, al suo amico del cuore lontano, Dario. L’itinerario è lunghissimo e difficile, ma l’uccellino ha un’idea. Quale? Assorbire nella carta della lettera, con le parole di affetto di Mamadu per l’amico, anche tutti i colori del viaggio: la tonalità calda della sabbia del deserto, il blu dell’oceano, il bianco delle nuvole, il nero della notte, i viola e i rossi dei fiori, il verde dei boschi… È un delicato albo illustrato per bambini piccoli, dai tre anni in su, il nuovo libro di Fuad Aziz, autore del testo e delle illustrazioni: si intitola La lettera di Mamadu (Valentina edizioni, euro 13,90) e racconta con parole semplici ed essenziali e variopinte immagini a tutta pagina, fortemente evocative, la storia di un’amicizia tra due bambini di etnie diverse ma sentimenti uguali, che si sono conosciuti e affezionati l’uno all’altro, fino a diventare inseparabili, durante un viaggio di Dario con la sua famiglia giramondo. Ma quando arriva il giorno in cui Dario deve tornare a casa, in un Occidente urbanizzato molto lontano da Amadu che vive in Oriente (entrambi accennati dal pennello di Aziz nelle differenti architetture e paesaggi con pochi tratti), il dolore del distacco assale i due bambini. Con il sapore amaro della nostalgia.  

E sarà il gioioso espediente dell’uccellino viaggiatore, con la lettera di Amadu nel becco per portare all’amico lontano il suo ricordo, e tutti i colori del mondo attraversato, a restituire il sorriso al piccolo Dario. Ma anche ai lettori: che in un mondo di passioni tristi, guerre insensate, indifferenza globalizzata e disincanto sembra aver perso la bellezza del desiderio di stupirsi, e stupire, nella freschezza di un sentimento tenace e generativo come l’amicizia.

Perché cosa può unire di più due amici distanti un mondo, della bellezza racchiusa nei colori di quello stesso mondo? E quanto amore può sprigionare una lettera consegnata da un capo all’altro della terra, con la ferma intenzione di mantenere saldo un legame?

Fuad Aziz, pittore e scultore con numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, è anche autore e illustratore di numerosi libri per l’infanzia. Nato nel 1951 ad Arbil, una città antichissima nel cuore del Kurdistan iracheno, anche in questo albo conserva il suo tratto inconfondibile cromaticamente intenso, eppure delicato anche nei contorni dei personaggi ritratti e nelle sfumature acquerellate degli ambienti. Il suo merito è di saper parlare al cuore di tutti con la forza della sintesi che invita all’armonia della vita. Non a caso, fin da piccolo ha avuto dentro di sé la passione per l’arte: e dopo aver studiato ed essersi diplomato nel 1974 presso l’Accademia di Belle Arti di Baghdad, ha scelto di venire in Italia, culla di artisti dove ha conseguito una nuova laurea all’Accademia di Belle Arti di Roma e poi di Firenze.

Cifra del suo impegno di “artista di pace” è la gentilezza, che trasfonde anche nel suo lavoro di educazione all’immagine e di creazione di racconti illustrati, da formatore di insegnanti e operatori culturali, in particolare nel campo della cultura della fiaba intesa come potente strumento di comunicazione e di scambio tra culture. Civiltà incarnate, con dolcezza e approccio empatico, nella sua stessa vita al servizio delle comunità educanti.

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