Aiuti, protezione e garanzia del rispetto dei diritti per le donne e i bambini rimasti in Afghanistan e un passaggio sicuro per chi sceglie di lasciare il paese. Lo chiede il W20, engagement group ufficiale del G20 sulla parità di genere e empowerment femminile, ai leader dei paesi più industrializzati.
«Noi del Women20 (W20) esprimiamo profonda preoccupazione per i recenti eventi in Afghanistan che violano i diritti umani fondamentali del popolo afghano, in particolare le donne e le bambine afghane. Chiediamo ai leader del G20 di contribuire attivamente a stabilire pace, stabilità e diritti umani nella regione e a rafforzare l'impegno perchè l'Afghanistan mantenga le donne e le bambine afghane libere da ogni forma di violenza, in quanto paese firmatario della Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW)».
«Il W20 chiede un'azione da parte dei membri del G20 per fornire aiuti umanitari alle donne e bambine rimaste in Afghanistan, e assistenza per l'evacuazione e passaggio sicuro per le donne e le bambine che scelgono di lasciare il paese», si legge nella dichiarazione. «Il W20 richiede specificamente il sostegno del G20 per l'istituzione di un'autorità indipendente per monitorare lo stato delle donne e delle bambine afghane, e per garantire la continuità dei diritti a istruzione dalla scuola primaria all'università, lavoro e occupazione dignitosi, partecipazione politica, libertà di parola ed espressione, accesso sicuro a Internet, telecomunicazioni e tecnologia digitale, libertà da ogni forma di violenza e di movimento.