Busta paga 2024, dalla riforma dell'Irpef al taglio del cuneo: tutti gli aiuti che faranno salire gli stipendi (ma solo per quest'anno)

Dallo sconto dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici dipendenti madri di due o più figli, applicato in gran parte a partire dalla busta paga di febbraio, al contributo della riforma dell’Irpef: ecco gli interventi che puntano ad aiutare i contribuenti, confermati per il 2024

Busta paga 2024, dalla riforma dell'Irpef al taglio del cuneo: tutti gli aiuti che faranno salire gli stipendi (ma solo per quest'anno)
Busta paga 2024, dalla riforma dell'Irpef al taglio del cuneo: tutti gli aiuti che faranno salire gli stipendi (ma solo per quest'anno)
Venerdì 9 Febbraio 2024, 08:32 - Ultimo agg. 18:07
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Cambiano le buste paga del 2024. Tra riforma dell'Irpef, fringe benefit, taglio del cuneo e sconti dei contributi previdenziali, saranno diverse le misure che aiuteranno gli stipendi a lievitare. 


 

La riforma dell'Irpef

Il più importante è certamente la riforma dell'Irpef. Con la riduzione da quattro a tre scaglioni, l’aliquota è del 23% fino a 28mila euro, del 35% da 28mila a 50mila euro, del 43% oltre i 50mila euro. Nei giorni scorsi sono arrivate anche le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate. Riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3, detrazione da lavoro dipendente con un aumento di 75 euro, riduzione dell'ammontare delle detrazioni spettanti per alcuni oneri per i redditi sopra i 50 mila euro e abrogazione dell'agevolazione per la capitalizzazione delle imprese (Ace). La circolare pubblicata fornisce agli uffici dell'amministrazione finanziaria le indicazioni per applicare correttamente le norme contenute nel decreto legislativo del 30 dicembre 2023. In pratica, spiega il documento di prassi, limitatamente al periodo d'imposta 2024, sono ridotti da 4 a 3 gli scaglioni di reddito e le corrispondenti aliquote (23% per i redditi fino a 28.000 euro; 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro; 43% per i redditi che superano 50.000 euro). Al contempo, è innalzata di 75 euro, da 1.880 a 1.955 euro, la detrazione per i titolari di redditi di lavoro dipendente e per taluni redditi assimilati a condizione che il reddito complessivo non superi 15.000 euro. In altri termini, per il 2024, la no-tax area sale a 8.500 euro per i lavoratori dipendenti.

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Sconto contributi previdenziali

Previsto nella legge di Bilancio 2024 lo sconto dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici dipendenti madri di due o più figli: sarà applicato nella maggior parte dei casi a partire dalla busta paga di febbraio, con possibile recupero degli arretrati.  

Imposta sostitutiva

Come nel 2023, anche per il 2024 è stata prorogata l'imposta sostitutiva al 5% che si applica sui premi di produttività collettivi.


 

Detassazione straordinari e nel turismo

Rinnovato fino a giugno 2024 il provvedimento inserito nel decreto Lavoro 2023 che prevede la detassazione degli straordinari e del lavoro notturno nel comparto turistico. Estesa la platea dei destinatari ai lavoratori degli esercizi di somministrazione e ristorazione, che si aggiungono ai dipendenti impiegati nel comparto turistico, ricettivo e termale. Si tratta di una misura speciale, esente da tasse e contributi, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte dal datore per le prestazioni di lavoro notturno o straordinario festivo  

I fringe benefit

Nuove soglie di non impunibilità per quanto riguarda i fringe benefit: è possibile detassare e decontribuire le liberalità erogate dai datori di lavoro ai dipendenti, previa informativa alla Rsu fino a 2mila euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico e a 1.000 euro per i lavoratori senza figli a carico. 

Il taglio del cuneo

Finanziato per il nuovo anno anche il taglio del cuneo contributivo: scontati 7 punti percentuali per i lavoratori con retribuzione fino a 25mila euro lordi e 6 punti percentuali per chi guadagna da 25mila a 35mila euro lordi (con la tredicesima esclusa).

 

Congedo parentale

Capitolo genitori: nel 2024 è salito fino all'80% l'incremento dell’indennità per il secondo mese di congedo parentale facoltativo. Dal 2025 l’indennità scenderà al 60%, pur restando indennizzato all’80% il primo mese di congedo. I successivi mesi rimangono indennizzati al 30%. 

Super deduzione 120%

Sempre al 2024 è limitata anche la nuova super-deduzione del 120% del costo del lavoro sull’incremento occupazionale per chi assume lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.

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