Pensioni dicembre, bonus tredicesima 2023: a chi è rivolto, a quanto ammonta, e quando viene erogato

Pensioni dicembre, bonus tredicesima 2023: a chi è rivolto, a quanto ammonta, e quando viene erogato
Pensioni dicembre, bonus tredicesima 2023: a chi è rivolto, a quanto ammonta, e quando viene erogato
Mercoledì 15 Novembre 2023, 17:28 - Ultimo agg. 17 Novembre, 10:09
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Pensioni più alte a dicembre 2023 grazie al bonus tredicesima. Un bonus di 154,94 euro potrebbe essere riconosciuto ai sensi del comma 7 dell’articolo 70 della legge 388 del 23 dicembre 2020 ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria o delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, nonché delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti privatizzati di cui al d.lgs 509/1994. Per averne diritto bisogna soddisfare un requisito economico: l’importo della pensione lorda annua, infatti, non deve superare quello del trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, nel 2023 pari a 7.328,62 euro.

Cos'è il bonus tredicesima per le pensioni

Il bonus tredicesima per le pensioni, ovvero l’importo aggiuntivo è un’erogazione supplementare alla pensione, pari a 154,94 euro, introdotta dalla legge finanziaria 2001 (art. 70, legge 23 dicembre 2000, n. 388) e riconosciuta a chi percepisce una o più pensioni con un importo complessivo non superiore al trattamento minimo e che si trovi in determinate condizioni reddituali.

A chi è rivolto

L’importo aggiuntivo spetta ai titolari di tutte le pensioni erogate dall’INPS con l’esclusione dei trattamenti assistenziali (pensioni e assegni sociali, prestazioni agli invalidi civili), delle pensioni dei dipendenti degli enti creditizi, dei dirigenti d’azienda e dei trattamenti non aventi natura di pensione.

Come funziona

Per l’attribuzione del beneficio si devono seguire i criteri illustrati di seguito.

Importo complessivo della pensione comprensivo delle eventuali maggiorazioni sociali:

  • se l’importo complessivo delle pensioni per il 2020 risulta minore o uguale a 6.695,91 euro (trattamento minimo anno 2020), al pensionato spetta l’intero importo aggiuntivo, a condizione che risultino soddisfatti i limiti reddituali suoi e del coniuge/unito civile;
  • se l’importo complessivo delle pensioni per il 2020 risulta compreso tra 6.695,91 e 6.850,85 euro, al pensionato spetta la differenza tra 6.850,85 euro e l’importo delle pensioni, sempre che risultino soddisfatte le condizioni reddituali proprie e del coniuge/unito civile;
  • se l’importo complessivo delle pensioni per il 2020 (comprensivo delle maggiorazioni sociali e dell’incremento) risulta maggiore di 6.850,85 euro (trattamento minimo+ importo aggiuntivo), la somma non spetta e non viene attribuita.

Limiti di reddito

L’importo aggiuntivo viene attribuito se i redditi personali non superano l’importo di 10.043,87 euro.

Qualora il pensionato sia coniugato, è considerato anche il requisito reddituale coniugale, fino ad arrivare a un importo massimo di reddito cumulato di 20.087,73 euro. Non deve comunque essere superato il limite personale di 10.043,87 euro (anno 2020).

Quando viene erogato

La corresponsione dell’importo aggiuntivo viene attribuita d’ufficio a dicembre, se spettante. Tuttavia, se ne ricorrono i requisiti, il pensionato può fare apposita domanda di ricostituzione della pensione, accedendo al servizio online con le proprie credenziali.

La rivalutazione

Rispetto alle altre operazioni di conguaglio, stavolta verrà effettuato un ricalcolo considerando il tasso di rivalutazione definitivo dall'Istat per il 2022 e non quello provvisorio utilizzato dall'Inps per adeguare le pensioni a inizio 2023. Si tratta di una differenza dello 0,80% (8,1% il tasso definitivo, 7,3% quello provvisorio applicato per l’indicizzazione), che verrà applicato sulle pensioni seguendo le percentuali di rivalutazione introdotte con la legge di Bilancio 2023.

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