«Rca, ora la tariffa unica e un premio a chi non fa incidenti da 10 anni»

Il provvedimento presentato dal deputato Borrelli

RC auto
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di Gennaro Di Biase
Giovedì 21 Marzo 2024, 10:46
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La strada è in salita, ma non c'è un no ufficiale. Parliamo del premio ai napoletani virtuosi sul fronte delle assicurazioni: dopo anni di attesa, si è tenuta ieri pomeriggio alla commissione Finanze della Camera la discussione sulla tariffa unica per le Rca: è stato finalmente calendarizzato il dibattito parlamentare sulla proposta di legge avanzata quasi due anni fa, precisamente a dicembre del 2022, con un appoggio bipartisan, dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. La riunione ha seguito di pochi mesi l'arrivo della nuova stangata per gli automobilisti partenopei: Napoli e Prato guidano la classifica delle polizze più costose: oltre i 559 euro all'anno contro una media nazionale di 391 euro (al terzo posto Caserta, con 501 euro). Il percorso per l'approvazione del provvedimento, però, appare complesso. La maggioranza, infatti, ha espresso «contrarietà rispetto alla norma - riferisce lo stesso Borrelli - che secondo loro andrebbe a ledere i diritti dei cittadini del Nord». Guardando il lato positivo, non c'è stata una bocciatura ufficiale del provvedimento.

Sono state infatti fissate delle audizioni, che andranno avanti nelle prossime settimane, propedeutiche al pronunciamento definitivo della tariffa unica, che ovviamente è pensata per i cittadini di ogni zona d'Italia, a prescindere dai costi dell'assicurazione. Un provvedimento che andrebbe a vantaggio dei tanti residenti al Sud che non hanno avuto problemi di incidenti dal 2014. Tra un mese circa, in buona sostanza, si saprà se la proposta di legge arriverà o meno a essere votata in parlamento. Prima di proseguire, però, ricordiamo in cosa consiste la norma proposta dal deputato napoletano. Si tratta, come recita il documento del progetto di legge, dell'«applicazione di un premio minimo rilevato su base nazionale ai fini dell'assicurazione Rca, in mancanza di sinistri negli ultimi 10 anni». L'oggetto del testo prevede una «modifica all'articolo 133 del codice delle assicurazioni private» che istituisce «l'applicazione del premio più basso» per chi non abbia avuto sinistri in 10 anni. Napoletani, casertani e palermitani virtuosi, in pratica, sarebbero esentati dai salassi. Testo e decisione rimandati, dunque. Nel 2022 - come riportato in diverse circostanze da Il Mattino - la proposta presentata da Borrelli contò su un sostegno bipartisan.

Le cose ieri, però, sono andate un po' diversamente.

Il Pd e i 5Stelle, nel corso della discussione, hanno appoggiato la tariffa unica. La maggioranza, invece, si è detta non favorevole alla modifica dell'articolo 133. Sul filo di lana, però, non si è arrivati alla votazione immediata, così da lasciare aperto almeno uno spiraglio per la tariffa unica. Nei prossimi giorni verranno fissati dei colloqui con gli operatori assicurativi e le associazioni dei consumatori, per comprendere in particolare se sia possibile trovare un criterio affidabile sul quale il «premio minimo» avanzato dalla proposta di legge del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra. «La legge è incardinata - è il commento di Borrelli - La relazione di maggioranza però, ha rilevato un indirizzo contrario alla modifica dell'articolo 133 del codice delle assicurazioni private. Tra le obiezioni c'è stata quella secondo cui la tariffa unica per i cittadini virtuosi possa ledere i diritti in particolare degli abitanti del Nord. Non vedo come ciò sia possibile, onestamente. In ogni caso, non tutto è perduto. Saranno calendarizzate delle audizioni, al termine la commissione deciderà se votare, bocciare la norma o correggerla. Quest'ultima, mi pare l'ipotesi più percorribile. Resta il fatto che è giusto non ledere i diritti dei cittadini del nord ma è anche giusto che quelli del sud non abbiano meno diritti. Questa vicenda dimostra come le diseguaglianze nel nostro Paese sono molto profonde e radicate».

Passi avanti erano stati fatti pochi mesi fa, in tema di Rca, ma sul piano dei rimborsi: con l'approvazione di uguali risarcimenti in tutta Italia. Le polizze ebbero però a novembre un rincaro del 7,8%: 31 euro in più, con una base media annua di 391 euro. Era cresciuto del 3,1% anche il differenziale del premio assicurativo, cioè la somma che la persona assicurata è tenuta a pagare, tra Napoli e Aosta, di 248 euro. Tra Napoli ed Enna, la città più virtuosa d'Italia, il differenziale annuo è di 285 euro.
 

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