Smart working statali, stretta sui fragili: negata la proroga fino a giugno. Cosa dice il Milleproroghe e chi ne avrà diritto

Per i fragili della Pa lo smart working è finito il 31 dicembre

Smart working statali, stretta sui fragili: negata la proroga fino a giugno. Cosa dice il Milleproroghe e chi ne avrà diritto
di Giusy Franzese
Giovedì 15 Febbraio 2024, 00:06 - Ultimo agg. 16 Febbraio, 07:59
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Non passa la proroga dello smart working per i lavoratori fragili della pubblica amministrazione. Nemmeno il “veicolo” del decreto Milleproroghe abbatte la disparità di trattamento tra i dipendenti pubblici e quelli privati sulla possibilità di svolgere il proprio lavoro da remoto. Per i primi infatti il diritto allo smart working è scaduto a fine dicembre scorso. Mentre per i privati varrà - per il momento - fino a tutto marzo prossimo.

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IN COMMISSIONE

Ok invece della Commissione Affari costituzionali e Bilancio della Camera - che ieri ha terminato i lavori sul Milleproroghe passando il provvedimento all’esame dell’Aula - a tutta un’altra serie di norme particolarmente rilevanti in molti settori: quello sanitario con l’ok al pensionamento a 72 anni dei medici ospedalieri, lo scudo penale per il personale sanitario, il bonus psicologo, il fondo per i disturbi alimentari e quello per i bimbi oncologici; il settore fiscale con la proroga dei termini per le rate scadute della rottamazione quater; il settore agricolo con l’accordo sull’esenzione Irpef e il rinvio fino al 30 giugno dell’obbligo dell’assicurazione dei trattori che non circolano su strada. E poi la proroga della zona franca urbana nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia. Come sempre il decreto Milleproroghe è il contenitore principe di norme molto differenti tra loro. Oggi il testo approda in Aula dove il governo presenterà la richiesta di voto di fiducia, previsto per lunedì. Poi ci sarà il passaggio al Senato. La conversione del decreto deve avvenire entro il 28 febbraio.

 

I LIMITI AL LAVORO AGILE

A chiedere la proroga dello smart working soprattutto il M5s, i cui emendamenti - tutti bocciati - prevedevano sia la proroga fino al 30 giugno per i lavoratori fragili della pubblica amministrazione (costo 3,3 milioni di euro), sia la trasformazione in norma “strutturale” del lavoro agile per tutti i lavoratori (pubblici e privati) con l’equiparazione al ricovero ospedaliero per i “fragili” che fanno un lavoro non compatibile con la prestazione da remoto. Come detto, per i fragili della Pa lo smart working è finito il 31 dicembre scorso. Ma non del tutto. Come ha ricordato durante il question time alla Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, a fine dicembre è stata emanata una direttiva per cui i vari dipartimenti possono comunque «utilizzare il lavoro agile orientandolo alla salvaguardia dei soggetti più esposti a rischi per la salute».

La direttiva però, pur in presenza di specifici requisiti, lascia al dirigente la facoltà di decidere se concedere o meno la possibilità di lavorare da remoto in base anche alle esigenze organizzative. Secondo l’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2023 sono stati circa 515.000 i dipendenti pubblici (il 16% del totale) che hanno lavorato da remoto.

 

I MEDICI

Corposo il pacchetto sanità: i medici ospedalieri potranno rimanere in servizio fino a 72 anni, posticipando quindi la pensione. Viene poi esteso fino a tutto il 2024 lo scudo penale per i medici. Sono stanziati 10 milioni di euro per il 2024 nel Fondo per la lotta ai disturbi alimentari, è aumentata di 400.000 euro la dote per il Fondo per lassistenza ai bambini affetti da patologie oncologiche, è rifinanziato il bonus psicologo. 
Tra le novità introdotte nelle ultime ore, c’è l’accordo per placare almeno in parte la “protesta dei trattori” con l’esenzione al 100% per i redditi fino a 10 mila euro e al 50% fino a 15 mila dell’Irpef agricola per 2024 e 2025. Si riaprono i termini per la rottamazione quater” con la possibilità di pagare entro il 15 marzo 2024 le prime due rate scadute. Il ravvedimento operoso “speciale” viene esteso alle dichiarazioni 2022.

 

PER I PIÙ GIOVANI

Stanziati 18 milioni di euro per il biennio 2024 e 2025 per la proroga delle agevolazioni per i mutui per l’acquisto di casa dei giovani under 36 con Isee fino a 40mila euro: gli sgravi valgono nel caso di compromesso firmato entro il 31 dicembre scorso e rogito entro il 2024; agli acquirenti che hanno effettuato il rogito fra il primo gennaio di quest’anno e l’entrata in vigore del decreto, è attribuito un credito di imposta pari alle imposte pagate in eccesso rispetto allo sgravio.

 

LE ALTRE NOVITÀ

Prorogata, con lo stanziamento di altri 11,7 milioni di euro, la Zona franca nei comuni del sisma del Centro Italia. Via libera all’emendamento che - facendo chiarezza sulla mole dei debiti e ponendo una deadline per i creditori - ha come obiettivo la chiusura della gestione commissariale sul debito di Roma contratto prima del 2008. Slitta di altri due anni, dal 2025 al 2027, il taglio dei contributi all’editoria. Tra le novità, duramente contestata dalla Corte dei Conti, anche la proroga di sei mesi (fino a tutto dicembre 2024) dello scudo erariale per gli amministratori pubblici.

Tra gli emendamenti approvati, anche quello voluto dalla Lega sulla sospensione fino a fine anno delle multe per chi ha violato l’obbligo di vaccinazione Covid. Intanto la Commissione Finanze del Senato ha dato il via libera - senza modifiche rispetto al testo approvato dalla Camera - al decreto legge sul Superbonus. Il provvedimento, che deve essere convertito entro il 27 febbraio, approderà martedì 20 febbraio in Aula.

 

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