Tredicesime, flax tax al 15% per redditi fino a 20mila euro. E più benefit ai dipendenti

Dai buoni pasto al bonus bollette, la detassazione passa dagli attuali 258 euro a 3mila euro ​

Tredicesime, flax tax al 15% per redditi fino a 20mila euro. E più benefit ai dipendenti
Tredicesime, flax tax al 15% per redditi fino a 20mila euro. E più benefit ai dipendenti
di Michele Di Branco
Giovedì 22 Giugno 2023, 23:01 - Ultimo agg. 24 Giugno, 09:45
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Un taglio netto alle tasse su tredicesime, premi e straordinari. Ma non uguale per tutti, bensì più favorevole ai redditi medio-bassi. Probabilmente fino a 20 mila euro. La prossima settimana la commissione Finanze della Camera completerà le votazioni sugli emendamenti al ddl fiscale, che fa da piattaforma alla riforma tributaria. E le attenzioni generali sono rivolte alla proposta che il governo depositerà in merito alla detassazione, appunto, delle tredicesime e dei redditi aggiuntivi agli stipendi. Nelle intenzioni di Palazzo Chigi c’è la volontà di applicare un’aliquota ridotta (modello “Flat”) fissata al 15 per cento per questo genere di redditi. Ma l’esecutivo è consapevole (e ieri il viceministro Maurizio Leo lo ha ribadito) che bisognerà tenere conto delle coperture finanziarie. Che non sono eccezionali. Per questo motivo, nei ragionamenti che si fanno all’interno della maggioranza, prevale una strategia mirata. Vale a dire concentrare la gran parte delle risorse sui redditi più bassi (che godrebbero quindi dell’aliquota ridotta al 15 per cento), mentre il prelievo salirebbe (anche se comunque attenuato rispetto alla imposizione ordinaria) su tredicesime ed entrate accessorie. Più nel dettaglio, dell’aliquota flat al 15 per cento potrebbero beneficiare i redditi fino a 20 mila euro (ma questa soglia dipenderà dalla nuova curva dell’Irpef per la quale è prevista una riduzione da 4 a 3 aliquote) e i benefici andrebbero progressivamente a calare fino ad arrestarsi a quota 60 mila euro. 

Tredicesima e straordinari, arriva il taglio delle tasse. Ma c’è lo stop alla flat tax

IL DECRETO

Ieri, intanto, il decreto lavoro ha superato la prima curva incassando l’ok del Senato.

Il piatto forte del provvedimento è l’ulteriore taglio del cuneo fiscale (4 punti in più da luglio portando a 7 il taglio complessivo per i redditi fino a 25 mila euro e a 6 per quelli fino a 35 mila). Tra le novità delle ultime ore, in materia di fringe benefits, il decreto innalza la soglia esentasse per i “compensi in natura” concessi dal datore di lavoro (dai buoni pasto al bonus bollette) dagli attuali 258 euro a 3mila euro, ma solo per i dipendenti con figli a carico. Con le coperture trovate in sede di conversione, i fringe benefit saranno esentati oltre che dalle tasse, anche dagli oneri contributivi.

LE CAUSALI

In tema lavoro, è stato stabilito che entro i primi 12 mesi i contratti a termine potranno essere non solo prorogati ma anche rinnovati “liberamente”, senza le previste causali; successivamente solo con le causali. Novità sul reddito di inclusione. Il beneficiario dell’assegno con figli under 14 è tenuto ad accettare un’offerta a tempo indeterminato solo se entro gli 80 km o raggiungibile in 2 ore con i mezzi. Per l’offerta di lavoro a tempo determinato o in somministrazione viene previsto, oltre alla distanza entro gli 80 km, anche che sia raggiungibile entro 2 ore con i mezzi. Si amplia inoltre la platea dei beneficiari dell’assegno, che viene esteso alle persone in cura presso i servizi socio-sanitari. Inoltre le domande per l’assegno si potranno presentare anche attraverso i Caf convenzionati con l’Inps. Tra le novità, lo smartworking, che termina il 30 giugno sia per il privato che per il pubblico, è prorogato nel privato fino al 31 dicembre sia per i lavoratori fragili e genitori con under14, mentre nella Pa fino al 30 settembre solo per i fragili. Arriva un bonus estate per i lavoratori del turismo: dal 1 giugno 2023 al 21 settembre 2023 ai lavoratori del comparto del turismo, inclusi gli stabilimenti termali, verrà riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e gli straordinari. Quanto alla delicata questione della violenza di genere: le donne vittime potranno costituire un nucleo familiare indipendente da quello del marito anche ai fini Isee per l’accesso all’assegno di inclusione. Inoltre potranno avvalersi di percorsi di inclusione.

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