Conti pubblici, nel 2014 pressione fiscale su al 43,5%. Deficit-pil al 3%. Redditi e spese delle famiglie in aumento

Conti pubblici, nel 2014 pressione fiscale su al 43,5%. Deficit-pil al 3%. Redditi e spese delle famiglie in aumento
Giovedì 2 Aprile 2015, 11:16 - Ultimo agg. 3 Aprile, 10:15
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Aumenta l'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche italiane in rapporto al pil, insieme alla pressione fiscale.



Secondo l'Istat, nel 2014 il rapporto deficit-pil è stato pari al 3%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a quello del 2013. La pressione fiscale nel 2014 è risultata pari al 43,5%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto all'anno precedente.



Nel quarto trimestre 2014 l'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al pil è stato pari invece al 2,3%, risultando superiore di 1,1 punti percentuali rispetto a quello del corrispondente trimestre del 2013.



Sempre nel quarto trimestre 2014 il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo e pari a 10,132 miliardi di euro, mentre la pressione fiscale nel periodo è stata pari al 50,3%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente



Si riduce invece la spesa trimestrale per interessi passivi grazie alla flessione dei tassi, passando da circa 20,7 miliardi di euro a circa 19,7 miliardi di euro.



Nel 2014 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato dello 0,2%. Nell'ultimo trimestre del 2014 è diminuito dello 0,4% rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2013. Tenuto conto dell'andamento dell'inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici nel 2014 è rimasto invariato. Nel quarto trimestre del 2014 è sceso dello 0,5% rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,8% rispetto al quarto trimestre del 2013.



Nel 2014 risale poi la spesa per consumi finali delle famiglie che cresce dello 0,5% sul 2013, risultando superiore alla crescita del reddito disponibile (+0,2%) in valori correnti rilevata sempre nel 2014. Si tratta del primo segno positivo dopo i due cali successivi del 2012 e 2013 (-1,3% e -1,8%) preceduti dal +2,9% del 2011.



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