Covid Frosinone, il direttore Asl: «Tanti focolai familiari, temiamo pressione sugli ospedali». Acquistati 700 caschi per la respirazione

Il direttore generale della Asl di Frosinone, Pierpaola D'Alessandro
Il direttore generale della Asl di Frosinone, Pierpaola D'Alessandro
di Pierfederico Pernarella
Sabato 9 Gennaio 2021, 10:08 - Ultimo agg. 12 Gennaio, 09:42
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Ancora è prematuro per parlare di una terza ondata Covid e nessuno ovviamente se l’augura, ma i segnali di un peggioramento della situazione purtroppo non mancano. «Sì, una maggiore pressione sugli ospedali ce l’aspettiamo», ammette il direttore generale della Asl di Frosinone, Pierpaola D’Alessandro

I numeri del bollettino di ieri continuano a dare un andamento tutto sommato stabile. Su 1.216 tamponi eseguiti nella giornata di giovedì, i positivi sono stati 127.

Il rapporto, quindi, resta sempre un nuovo contagio ogni circa dieci tamponi. Due invece i decessi: si tratta di un uomo di 69 anni residente a Fontechiari e un uomo di 88 anni residente a Castrocielo.

Nel dettaglio questi i contagi nei Comuni: Cassino 28, Cervaro 12, Sora 21, Ferentino 8, Pontecorvo 6, Alatri 5, San Vittore del Lazio 5, Arpino 4, Piedimonte San Germano 4, Roccasecca 4. 

I numeri dei bollettini quotidiani danno una visione parziale dell’andamento dell’epidemia. Non lasciano spazio ad equivoci invece i dati che arrivano dagli ospedali. E questi dicono che da un paio di giorni stanno arrivano sempre più positivi conclamati. Una situazione molto simile a quella che aveva preceduto la seconda ondata che ha caratterizzato il trascorso autunno. A differenza di allora, però, oggi la rete ospedaliera, con il piano di riorganizzazione di novembre, è già pronta per fare fronte all’eventuale aumento degli accessi. 

In questi giorni l’azienda sanitaria ha perfezionato l’acquisto di nuove apparecchiature per completare l’allestimento dei posti letto e sostituire quelle obsolete negli ospedali Covid, lo “Spaziani” di Frosinone e il “Santa Scolastica” di Cassino: 28 letti per la terapia sub-intensiva, 8 per quella intensiva, monitor per controllo dei parametri nel terapie intensive e sub intensive, 705 caschi Cpap (quelli per la respirazione)

Il timore, insomma, è che possa crescere di nuovo la richiesta di ricoveri: «Abbiamo avuto un aumento nella settimana di Natale, mentre al momento non abbiamo registrato un impatto per il Capodanno – spiega ancora la D’Alessandro - Buona parte dei contagi riguarda focolai familiari, soprattutto nell’area sud della provincia. I posti letto sono pieni, quindi temiamo che nei prossimi giorni il Pronto soccorso e altri reparti possano andare sotto pressione. I caschi di Cpap sono stati acquistati per agire d’anticipo e cercare di evitare che ci sia una necessità troppo alta di terapie intensive». 

In questi giorni è stata riaperta anche la tecnostruttura con 18 posti letto (che finora non è stato necessario utilizzare) realizzata a fine novembre all’esterno del Pronto soccorso dello “Spaziani” di Frosinone per le attività di pre-triage. 

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