Sigarette, al via nuove norme Ue sul tabacco con messaggi choc più estesi

Sigarette, al via nuove norme Ue sul tabacco con messaggi choc più estesi
Mercoledì 26 Febbraio 2014, 20:20 - Ultimo agg. 27 Febbraio, 20:38
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Il nuovo giro di vite europeo contro il fumo ed il marketing delle sigarette passa l'ultimo ostacolo. La plenaria del Parlamento europeo approva a stragrande maggioranza la nuova direttiva tabacco: 514 s, 66 no e 58 astenuti. Dati i due anni di tempo agli stati per recepirla, entro la prima metà del 2016 entrerà in vigore. E regolamenterà anche la sigaretta elettronica, nel senso che lascerà ai singoli paesi il diritto di regolarla come vogliono, dalla scelta dei punti di vendita a quella di permettere di 'vaporarè nei luoghi pubblici o no, ma imporrà gli avvisi per i rischi sulla salute anche per le e-cig e dovranno essere rispettati alcuni standard di produzione. Contro la nuova legge l'industria ha tentato un assalto finale, ma è rimasta anche la misura più temuta: i paesi che lo vorranno potranno introdurre il cosiddetto 'pacchetto neutro'. Per le sigarette elettroniche, se si presenteranno come presidi medici dovranno essere sottoposte alle autorizzazioni del caso e vendute in farmacia (come avviene già in 15 paesi, tra cui Germania, Francia e Belgio).



Quelle considerate «prodotto di consumo», con un tenore di nicotina fino a 20 mg/ml e cartucce fino a 10 ml, pari a un pacchetto di sigarette 'normali', si potranno vendere dove ogni paese deciderà. Bersaglio principale della direttiva, però, il fumo tradizionale. Non solo di sigarette, ma anche i sigari ed il tabacco da rollare. Per le sigarette arriveranno le immagini-choc sui pacchetti: assieme agli ormai tradizionali messaggi (come 'il fumo uccide' o 'provoca l'impotenza') si espanderanno sul 65% della superficie. E la marca sarà relegata nella parte bassa della confezione. Poi, stop ai pacchetti da 10 che piacciono tanto ai ragazzi, abolizione - entro otto anni - delle micidiali sigarette al mentolo e (in tempi più brevi) anche di quelle con altri aromi, indicazione degli ingredienti sui siti dei produttori, introduzione di una lista 'positiva' degli additivi che si possono usare. Salve le sigarette 'slim' ma saranno vietati i pacchetti piccoli (che non hanno dimensioni sufficienti per le immagini) o che si fanno attrattivi perchè camuffati da confezioni di profumo o da stick di rossetto. Tutti provvedimenti che puntano a scoraggiare i giovani dal 'vizio' considerato la «prima causa evitabile di danno alla salute» in Europa.



Che pesa sulle casse dei sistemi sanitari nazionali e che provocherebbe, contando tutte le malattie che vengono messe in relazione al fumo, 700.000 morti all'anno. Secondo la Commissione l'effetto sarà un calo del 2% del consumo di tabacco in 5 anni, pari a circa 2,4 milioni di fumatori in meno nella Ue, con un risparmio di 506 milioni di euro l'anno in assistenza sanitaria. «Non è una legge per proibire il fumo, ma per dissuadere i giovani dal cominciare» avverte il commissario per la salute, il maltese Tonio Borg, ricordando che «il 70% dei fumatori comincia prima dei 18 anni ed il 94% prima dei 25». E mentre la relatrice parlamentare, la laburista Linda McEvan, afferma che «un fumatore su due muore di cancro», Borg rivendica che la battaglia è stata fatta «da chi ha interesse alla salute prima che al business» e che la nuova direttiva è stata approvata in poco più di un anno dopo che aveva rischiato di essere bloccata dallo scandalo Dalli.



A chi voleva meno vincoli temendo un impatto economico su una filiera industriale che dà lavoro a 1,5 milioni di persone in Europa, di cui 200.000 solo in Italia, Borg replica che «non ci sarà impatto, perchè gli stati risparmieranno in servizio sanitario e chi smetterà di fumare avrà soldi da spendere in altre cose». Magari in e-cig.
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