Dopo la morte di Germano Mancini, l'ambasciata d'Italia a Cuba è in permanente contatto con le autorità del governo cubano. Ieri è arrivato l'annuncio della morte del 50enne comandante dei carabinieri di Scorzé, in provincia di Venezia, per il quale le autorità sanitarie locali avevano diagnosticato giorni fa il vaiolo delle scimmie.
A quanto si è appreso, il fine settimana ha rallentato in una certa misura l'espletamento delle normali attività burocratiche, ed in particolare la consegna alla rappresentanza italiana delle cartelle cliniche contenenti il decorso clinico e l'autopsia che ha attribuito la morte a «sepsi da broncopolmonite a germe non specificato e danno multiplo di organi».
Germano Mancini lascia la madre e 4 fratelli
Nella sua città natale lascia la madre anziana di 88 anni, Germano Mancini, il carabiniere 50enne originario di Pescara morto a Cuba probabilmente colpito da vaiolo delle scimmie. Mancini, la cui famiglia è originaria di Colle Renazzo di Pescara, aveva altri 4 fratelli: uno carabiniere, un altro guardia giurata, un altro ancora poliziotto penitenziario. A quanto risulta Mancini da anni risiedeva in Veneto e al momento non è dato sapere se la salma verrà trasportata nel cimitero pescarese. Germano Mancini abitava con la moglie a Noale e aveva un figlio di 20 anni.