Strage della giovane coppia, Daniele ed Eleonora: l'inchiesta verso la chiusura

Strage della giovane coppia, Daniele ed Eleonora: l'inchiesta verso la chiusura
di Erasmo MARINAZZO
Martedì 15 Dicembre 2020, 09:16
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Depositate le perizie disposte dalla Procura di Lecce per meglio chiarire i contorni dell'omicidio consumato con 75 coltellate la sera del 21 settembre. Le perizie informatica, medico legale e sui reperti biologici acquisiti nel corso dell'inchiesta che vede l'omicida reoconfesso Antonio De Marco, 21 anni, di Casarano, rispondere di avere ammazzato nella loro casa di via Montello gli ex conquilini e conviventi Daniele De Santis ed Eleonara Manta, 33 e 30 anni, lui arbitro di calcio e lei funzionario nella sede dell'Inps di Brindisi.

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Dunque, poco più di un mese e mezzo per gli ultimi accertamenti disposti dal pubblico ministero della Procura di Lecce, Maria Consolata Moschettini, nell'inchiesta condotta con il procuratore capo Leonardo Leone de Castris e gli aggiunti Elsa Valeria Mignone e Guglielmo Cataldi. Dal fermo della sera del 28 settembre dei carabinieri del Nucleo investigativo e del Ros le indagini sono proseguite speditamente. Ed anche grazie alla doppia confessione di De Marco, prima la sera del fermo e poi due giorni dopo nella convalida con il giudice Michele Toriello, l'inchiesta potrebbe chiudersi a breve con la richiesta di mandare a processo il 21enne domiciliato a Lecce in quanto seguiva le lezioni della corso di Scienze infermieristiche all'ospedale Vito Fazzi.
Sono valutazioni che gli inquirenti stanno facendo in queste ore per stabilire se e quali altri approfondimenti meriti ancora questo fascicolo. Tenendo anche presente i contenuti del manoscritto di 36 pagine fatto ritrovare da De Marco nella stanza presa in affitto nell'appartamento di via Fleming, attraverso gli avvocati difensori Giovanni Bellisario ed Andrea Starace: quelle pagine in cui spiega che uccidere sia l'esigenza che sente impellente per dare agli altri la stessa sofferenza patita da lui perché non si sente amato.

Perché le ragazze lo hanno respinto. Una in particolare.


Si tratta di una compagna di corso: a lei dedicò la mail mai spedita e ritrovata nel suo computer portatile. Il documento - a quanto pare - più rilevante della perizia informatica. Anche perché contiene la confessione della strage di via Montello: «...molto probabilmente sentirai o leggerai delle cose su quello che ho fatto e voglio essere sincero: sono stato io a farlo. Ora credo che ti farai tante domande, sarai scioccata, ma voglio che tu sappia una cosa: ti voglio bene, veramente, tu sei stata la mia prima amica... la mia prima amica è una ragazza che non posso né vedere, né sentire... eppure sei stata una persona importante per me, ti ho detto delle cose che non pensavo avrei mai detto a qualcuno e tu mi hai sempre confortato. Per tutto il tuo supporto vorrei dirti grazie, grazie dal profondo del cuore. A questo punto credo che noi due non ci sentiremo mai più e anche se ci fosse la possibilità non penso che vorrai avere a che fare con me, per questo voglio farti un augurio sincero, spero davvero con tutto il cuore... quello che io non ho avuto e probabilmente non avrei avuto e che nella vita spero tu possa riceverne il doppio, spero che ti troverai un buon lavoro, che avrai una solida famiglia in cui sentirti a casa, dei bambini splendidi come te e una vita lunga e piena di soddisfazione senza rimpianto e soprattutto ti auguro di non sentirti mai sola, te lo auguro davvero! Voglio che tu stia bene, grazie ancora per avere fatto parte mia vita. P.S. Questo è un regalo che avrei tanto voluto inviarti».


A breve intanto i legali di De Marco scioglieranno la riserva sulla richiesta di una perizia sulla capacità di intendere e di volere. In questa prospettiva la famiglia De Santis ha incaricato il professore Massimo Picozzi attraverso i suoi legali, gli avvocati Mario Fazzini e Renata Minafra. Ad assistere i genitori di Eleonora gli avvocati Francesco Spagnolo, Stefano Miglietta e Luca Piri.

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