Emanuela Folliero: «Stefano D'Orazio? Ci lasciammo con un brindisi. Per il calendario studiai le posizioni delle pornostar»

Oggi è felicemente sposata con l'imprenditore Pino Oricci: «L'ho abbordato al bar»

Emanuela Folliero: «Stefano D'Orazio? Ci lasciammo con un brindisi. Per il calendario studiai le posizioni delle pornostar»
Emanuela Folliero: «Stefano D'Orazio? Ci lasciammo con un brindisi. Per il calendario studiai le posizioni delle pornostar»
Domenica 26 Febbraio 2023, 10:39 - Ultimo agg. 11:26
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Emanuela Folliero racconta la sua vita, la sua carriera e i suoi amori. In un'intervista al Corriere dela Sera ripercorre le tappe della sua relazione con Stefano D'Orazio: «Ci ha presentati un amico a un concerto dei Pooh: mi ha invitata a cena Da Vittorio, a Bergamo. Mi scriveva frasi d'amore sui tovaglioli di stoffa: "Tanto con quel che costano", diceva...».

I due si lasciarono in ottimi rapporti: «Programmi di vita differenti - spiega - Ci siamo lasciati con un brindisi, davanti a una coppia di amici: "volevamo dirvi che non stiamo più insieme".

Da quel giorno siamo diventati amici». E sulla morte del batterista dei Pooh ricorda: «Anche dall'ospedale faceva battute a sua moglie Tiziana: "c'è chi sta peggio di me". Una sera mi è capitato un braccialetto che Stefano aveva regalato a mio figlio. Poche ore dopo è morto».

Il marito Pino Oricci

Oggi Emanuela Folliero è felicemente sposata con l'imprenditore Pino Oricci: «L'ho conosciuto in Sardegna - racconta l'ex conduttrice di Rete 4 - L'ho visto andare in acqua e ho pensato: "Però, niente male". Provavo a nuotargli vicino, ma lui faceva triathlon ed era imprendibile. L'ho abbordato al bar. Ha ordinato sei caffè e gli ho domandato: "Li bevi tutti tu?"».

Il calendario

In mezzo a tanta televisione anche un calendario diventato cult: «Avevo 38 anni - ricorda la Folliero - non ne volevo sapere. Poi mi hanno dato una pila di libri dei più grandi fotografi e sono andata anche a guardarmi le pornostar, per capire le posizioni. Quando l'ho visto in edicola ho pensato: "Non lo comprerà nessuno". Abbiamo dovuto ristampare».

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