Sara Tommasi, nuova vita a Sharm el Sheikh: «In tanti si sono approfittati di me. Ho superato la malattia, pronta per un reality»

Al settimanale Dive e Donna, Sara Tommasi racconta la sua rinascita. Il passato? Chiuso anche se ammette che tanti si sono approfittati di lei...

Sara Tommasi, nuova vita a Sharm el Sheikh: «In tanti si sono approfittati di me. Ho superato la malattia, pronta per un reality»
di Luca Uccello
Mercoledì 6 Marzo 2024, 22:53
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Sara Tommasi ha cambiato vita. Basta alcool, droga e set a luci rosse. Stop a tutti gli eccessi che hanno rischiato di rovinarla. Ora sta bene, è felicemente sposata con il suo manager Antonio Orso e insieme vivono lontani dall'Italia, sul Mar Rosso, a Sharm el-Sheikh. Una scelta ben precisa la sua che racconta a Diva e Donna. 

 

Semplice.

Inzialmente per lavoro, spiega Sara Tommasi: «Due anni fa dovevo fare delle pubblicità qui e con Antonio ci siamo innamorati di questo posto. Io avevo dei risparmi, mi mantengo anche grazie a degli investimenti immobiliari, lui il suo lavoro di manager dello spettacolo lo può fare anche via computer da qui. Così molti mesi all’anno li passiamo qui...».

Al settimanale di Cairo Editore, Sara Tommasi non nega che le piacerebbe tornare a lavorare nel mondo dello spettacolo. «Se succede sono contenta. Tre anni fa mi avevano proposto di fare L’Isola dei Famosi, ma non ero pronta: ero uscita da poco dalla clinica, dove mia madre mi aveva fatto ricoverare, salvandomi. Oggi se mi proponessero un reality, magari in coppia con Antonio, lo farei»

La malattia e il passato

Sara Tommasi non si tira indietro e a Diva e Donna parla anche del suo passato ammettendo che «molti si sono approfittati di me. Ma non mi importa. È un capitolo chiuso. Mi importa che sono riuscita a superare la mia malattia, che mi ha fatto vivere anni brutti, dal 2009 al 2018. I miei genitori e Antonio mi hanno aiutato».

A questo punto interviene anche suo marito: «Fammi dire che tu sei stata così forte che ancora oggi ci scrivono molte ragazze, che come te hanno il disturbo bipolare, o genitori di ragazzi che ne soffrono, per chiederti come hai fatto a uscirne». Poi lo stesso Antonio racconta il suo amore per Sara: «Io mi sono innamorato del suo sguardo, fragile ma nello stesso tempo pieno di energia. Avrebbe potuto compiere anche gesti estremi per quello che aveva vissuto, invece voleva farcela. Per la prima volta nella mia vita sono riuscito, grazie a lei, anche a piangere, senza vergognarmene. Ma da solo non potevo aiutarla e allora l’ho convinta a tornare dal suo psicoterapeuta. E quando ha iniziato a stare bene è stata lei ad aiutare me». Chiude Sara: «Qui in Egitto sono rinata e qui ci risposeremo presto. In spiaggia».

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