Chiara Bordi, da Miss Italia a "I Fantastici 5" racconta la sua disabilità: «Non mi sento una vittima»

Chiara Bordi, da Miss Italia a "I Fantastici 5" racconta la sua disabilità: «Non mi sento una vittima»
di Luca Uccello
Sabato 20 Gennaio 2024, 18:59
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Chiara Bordi racconta la sua avventura ne I fantastici 5, la disabilità vista non più come pietismo ma come una cosa normale... Chiara Bordi non si sente una vittima. E non ha nemmeno bisogno della pietà della gente. È una ragazza orgogliosa. E soprattutto felice di essere riuscita a parlare di sè, di un mondo che pochi conoscno. Ma «ora che mi rivedo in televisione in I fantastici 5 mi sento sempre più felice di avere recitato in una fiction come questa dove, forse per la prima volta, si parla di disabilità senza suscitare nel telespettatore alcuna forma di pietisimo. Del resto noi disabili non siamo vittime, non siamo eroi: siamo persone come tutte». Al settimanale Di Più l'attrice racconta con entusiasmo il suo ruolo nela fiction ambientata nel mondo dello sport paralimpico: la storia di quattro giovani atleti con disabilità guidati con passione dal loro allenatore Riccardo, interpretato da Raoul Bova.

La forza di Chiara, la sua determinazione non sono nuove al piccolo schermo.

Nel 2018 partecipò a Miss Italia, diventando la prima concorrente nella storia del concorso a competere e a sfilare con una protesi alla gamba sinistra. "Chiara - scrive ancora il settimanale diretto da Osvaldo Orlandini - conquistò il pubblico non solo per la sua innegabile bellezza, ma soprattutto per la grinta e la naturalezza con cui era salita sul palco, nonostante avesse tutti gli occhi puntati addosso e fosse vittima di un incidente stradale che le aveva rubato parte della sua vita".

Un brutto incidente, un dramma

«Avevo tredici anni e avevo appena terminato di vedere un saggio di danza a Tarquinia, la cittadina dove sono nata. Per tornare a casa ho accettato un passaggio in motorino da un amico. Dopo neanche tre minuti una macchina ci è piombata addosso, colpendo esattamente il mio piede e la mia gamba sinistri. Ricordo che ero per terra, mi guardavo le braccia, mi toccavo il viso, cercando di capire dove fossi ferita. Poi il mio sguardo è scivolato sulla gamba: ho capito immediatamente la gravità della situazione»

Il suo racconto fa venire ancora i brividi. «Prima mi è stato amputato il piede e poi, dopo tre interventi, mi è stata amputata anche la gamba da sotto il ginocchio, perché c’era il rischio di necrosi. Avevo tutti attorno a me: i miei genitori, mia sorella, gli amici. Le mie prime parole furono per mio padre e mia madre: “Mi dispiace...”. Mi sentivo in colpa, piangevo. Ho iniziato a maledire quel giorno». 

Una situazione non semplice, che l'ha fatta sentire male, diversa. «Mi vergognavo. Certo, la mia famiglia mi è sempre stata vicino, rassicurandomi, persino sdrammatizzando la mia situazione. Ma per tutti gli altri ero “quella senza una gamba”. Avevo due alternative: o mi lasciavo andare o reagivo. Ho scelto la seconda».

Chiara Bordi ha ricominciato a fare sport

 «Un giorno, per caso, ho conosciuto una signora che lavorava nella moda: mi ha proposto di fare servizi fotografici con le protesi: “La bellezza non ha limiti, prova a salire su una passerella”. Ho accettato quasi per gioco; poi ci ho preso gusto». Da lì è nata l'idea di Miss Italia con la benedizione di Patrizia Mirigliani.

Da lì la voglia di recitare, di essere se stessa. È cominciata con la serie Prisma. Ora I fantastici 5: «Se prima del mio incidente, avessi visto una persona con disabilità in un film oppure in una serie probabilmente avrei pensato alla disabilità solo come a qualcosa di sfortunato. Invece, I fantastici 5 mi ha dato la possibilità di fare vedere che dietro a una protesi c’è tanto altro...»

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