Sabrina Salerno vittima di una stalker (da due anni): «L'ho denunciata. Ma servirà a qualcosa?»

« Si tratta di una donna francese con problemi psichici che si presenta nelle zone vicine a casa mia di continuo»

Sabrina Salerno vittima di una stalker (da due anni): «L'ho denunciata. Ma servirà a qualcosa?»
Sabrina Salerno vittima di una stalker (da due anni): «L'ho denunciata. Ma servirà a qualcosa?»
di Luca Uccello
Giovedì 21 Dicembre 2023, 10:19 - Ultimo agg. 22 Dicembre, 08:54
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Dal 2021 Sabrina Salerno è vittima di una stalker. Un argomento delicato. Una di quelle storie che eviterebbe volentieri di raccontare. Ma è inevitabile. L’Italia è stata sconvolta da un nuovo caso di femminicidio con la morte di Giulia Cecchettin e oggi è arrivato il momento di muoversi, fare qualcosa, alzare la voce.

La confessione

«Non amo molto parlarne ma, sì, è così.

Si tratta di una donna francese con problemi psichici che si presenta nelle zone vicine a casa mia di continuo. Io ho sporto denuncia sia in Italia, a Mogliano, sia in Francia, ad Amiens, per tutelarmi», come ha raccontato in un'intervista a Diva e Donna. La speranza è che la giustizia faccia il suo come le forze dell'ordine. Ora, non dopo.

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Sabrina in passato è stata vittima degli odiatori seriali sul web. Anche in questo ha sempre segnalato e sporto denuncia. «L’ho fatto sempre, ma purtroppo non serve a niente. È una grande sconfitta, sfortunatamente l’odio via social è in qualche modo sdoganato e accettato. Le mie denunce sono sempre cadute nel vuoto». E questa è la paura di tante donne. Troppe donne.

Sabrina è anche madre di un ragazzo, Luca Maria, che ha l’età di Giulia. E da madre di un uomo ormai si è fatta tante domande: «Mi sono messa subito in discussione. Quando ho sentito le parole del padre disperato di Turetta, il suo ripetere “mio figlio è un ragazzo normale”, mi sono interrogata su cosa noi genitori vediamo dei nostri figli. Per carattere non do mai nulla per scontato e ho voluto parlare con mio figlio».

Poi ancora «Io faccio il genitore, non l’amica. Ma cerco di non essere giudicante. Gli ho sempre insegnato il rispetto per le donne, su questo sono molto attenta. Però davanti alla storia di Giulia mi sono sentita sconvolta perché ho pensato che potrebbe capitare anche a me».

Dall'altra parte però «il patriarcato esiste ovunque - racconta ancora a Diva e Donna - Io ho iniziato a lavorare a 17 anni nel mondo dello spettacolo e l’ho sperimentato sulla mia pelle. Ma quando parlo con le mie amiche primarie ospedaliere o avvocate, tutte mi dicono la stessa cosa, più sono in alto e peggio è, bisogna fare il doppio della fatica...».

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