Capannone abusivo demolito restano i danni degli scarichi

L'edificio, di 240 metri quadri, si trova al confine tra Giugliano e Parete

ll capannone abusivo demolito
ll capannone abusivo demolito
di Maria Rosaria Ferrara
Venerdì 29 Settembre 2023, 08:04
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Un ex capannone abusivo utilizzato da un fabbro è finito ieri sotto le ruspe a Giugliano. La Procura di Napoli Nord ha ordinato la demolizione del manufatto di via Pagliaio del Monaco. L'edificio, di 240 metri quadri, si trova al confine tra Giugliano e Parete, visibile anche dall'asse mediano. Il capannone era ormai già in disuso da tempo e tra l'altro erano visibili, prima dell'abbattimento, i segni di un incendio. Il capannone era stato precedentemente sequestrato in un action day interforze perché il fabbro che lo utilizzava come sede della sua attività scaricava nel terreno le vernici e i solventi della sua lavorazione. Una pratica purtroppo frequente in molte attività che operano abusivamente.

All'esito dei controlli, durante l'action day, fu infatti verificato che non possedeva alcuna autorizzazione ambientale per svolgere la sua attività.

Da quel momento il manufatto non è stato più utilizzato dall'uomo per la lavorazione del ferro ed è rimasto così abbandonato.

Intanto però sono andate avanti le procedure dell'antiabusivismo fino ad arrivare all'ordine di demolizione di ieri. Polizia municipale, polizia di Stato, carabinieri, Procura ieri hanno messo in atto la demolizione. Altro problema riscontrato quello relativo alla zona dove era stato edificato il capannone. La struttura era infatti in zona agricola, priva di reti fognarie comunali e coperta dal vincolo sismico e di inedificabilità del piano regolatore comunale.

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La Procura di Napoli Nord ha verificato che era stato realizzato senza alcun criterio sismico, privo di qualsiasi autorizzazione amministrativa e di agibilità-collaudo. La zona dove ieri sono arrivate le ruspe è isolata, periferia della terza città della Campania dove mancano in molti casi servizi essenziali.
Da quando è terminata la pandemia da Covid, sono riprese le attività della Procura relative agli abbattimenti, in particolare proprio a Giugliano. Solo qualche mese fa a venire giù sotto le ruspe fu un'abitazione in una traversa di via Casacelle. Anche in quel caso l'abitazione era stata realizzata in una zona non edificabile e tenuta sù in condizioni discutibili. L'arrivo della ruspa ha segnato il ripristino della legalità in quel luogo.
Ma a Giugliano sono numerosi gli edifici abusivi così come le pratiche di condono ferme al Comune. Tra gli Anni 80 e gli Anni 90 la città è stata invasa da colate di cemento e questo ha fatto sì che numerose abitazioni si siano ritrovate senza servizi come pubblica illuminazione e sistema fognario. Proprio da poco l'assessore all'Urbanistica ha annunciato di voler accelerare le pratiche ferme nei cassetti dei palazzi del municipio al corso Campano 200.
 

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