Per due anni avrebbe subito le vessazioni e le violenze del compagno, «accecato» da una immotivata gelosia. Episodi che si sarebbero verificati anche in presenza del figlio della donna, di appena quattro anni. Un inferno al quale la vittima ha deciso di porre fine presentando denuncia.
Grazie a questa, i carabinieri della compagnia di viale Carlo Alberto Dalla Chiesa, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina, hanno arrestato un operaio edile di 35 anni. È accusato di maltrattamenti nei confronti della convivente, aggravato dal fatto di essere stato commesso in presenza del bambino, e di lesioni personali ai danni della donna.
Dalle indagini sarebbe emerso che la vittima da circa due anni avrebbe subito violenze fisiche e psicologiche da parte del compagno.
Sulla base degli elementi raccolti, il gip ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari, rafforzata dal braccialetto elettronico, prevedendo l'applicazione della custodia cautelare in carcere nell'eventualità della indisponibilità di tale mezzo di controllo. Nel corso dell’esecuzione della misura, infatti, essendo emersa l'indisponibilità del braccialetto, si è proceduto all'arresto in carcere del 35enne, che è stato portato dopo le formalità di rito a Poggioreale.