Ischia, giù le case a rischio: ecco dove si ricostruirà

Il commissario per l'emergenza vara le regole per delocalizzare

Le case crollate a Casamicciola
Le case crollate a Casamicciola
di Massimo Zivelli
Sabato 22 Luglio 2023, 08:25 - Ultimo agg. 09:30
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Come, quando e dove ricostruire case ed edifici danneggiati o distrutti dalle calamità naturali e che dovranno essere delocalizzati lontano dalla zona rossa. Il commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, ha firmato l'ordinanza sulle delocalizzazioni degli edifici danneggiati sia dal terremoto del 2017 che dalla frana del 2022. Il provvedimento definisce le regole, le procedure e i diritti dei cittadini colpiti dai due eventi. Con l'ordinanza non vengono individuati, invece, gli immobili da delocalizzare obbligatoriamente, perchè questa sarà prerogativa non commissariale, ma delegata al Piano Stralcio che l'Autorità di Bacino sta predisponendo, dal Piano di Ricostruzione che sarà adottato subito dopo dalla Regione.

L'ordinanza è innovativa sulle delocalizzazioni volontarie, frutto cioè di una libera scelta dei cittadini. «Certezze e diritti per i cittadini, con la ricostruzione che dovrà garantire il massimo della sicurezza favorendo, nello stesso tempo, i processi di rigenerazione urbana, di riqualificazione ambientale, di sostenibilità e di riduzione del consumo del suolo anche attraverso il decongestionamento delle aree maggiormente edificate» ha detto il Commissario straordinario, Giovanni Legnini.

Fra i punti salienti, quello della distinzione fra delocalizzazioni obbligatorie e volontarie, con il provvedimento che disciplina le regole, i diritti dei cittadini, le agevolazioni e i contributi pubblici previsti per tutti gli edifici dei Comuni di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio danneggiati dal sisma 2017 e dalla frana del 2022. Le delocalizzazioni obbligatorie dovranno essere attuate seguendo le indicazioni del Piano della Ricostruzione che sarà adottato dalla Regione subito dopo il Piano Stralcio dell'Autorità di Bacino. Per quanto riguarda le modalità, sono previste quattro possibilità: si può acquistare un'altra unità immobiliare, già agibile e legittima o da legittimare; si può acquistare un edificio dismesso, inutilizzato, o un'area edificabile, per ricostruire un nuovo immobile o ristrutturare quello esistente; si può decidere di ricostruire in un'area di proprietà, anche non contigua alla struttura danneggiata, acquisendo tutte le autorizzazioni; le delocalizzazioni possono attuarsi anche per una parte delle unità immobiliari ricomprese negli edifici condominiali, con possibilità di acquisire, recuperare o ricostruire uno o più edifici da parte dei proprietari di singole unità immobiliari, anche in forma coop. 

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Per favorire i processi di rigenerazione urbana e di riuso del patrimonio edilizio esistente, l'ordinanza prevede che, in alternativa alla concessione del contributo per la delocalizzazione, il commissario straordinario può acquisire al patrimonio pubblico edifici o aree esistenti o dismesse per realizzare programmi di insediamento.

Definito anche nel dettaglio il quadro relativo alla concessione del contributo calcolato sul costo parametrico e l'agenda delle scadenze di presentazione delle varie istanze, l'ordinanza disciplina anche i casi per i quali saranno necessari gli interventi di demolizione e di rimozione delle macerie degli edifici danneggiati.

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