Giugliano, a 50 anni sfascia l'ospedale: «Non curano mia madre»

L'uomo ha fatto irruzione nel pronto soccorso e ha scatenato la sua rabbia contro carrelli, scrivanie e bombole di ossigeno

I danni nell'ospedale
I danni nell'ospedale
di Maria Rosaria Ferrara
Venerdì 21 Luglio 2023, 23:01 - Ultimo agg. 23 Luglio, 08:56
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Un pronto soccorso devastato. Mezzi e materiali distrutti, scrivanie a terra e personale terrorizzato. È la cronaca dell’ennesimo pomeriggio di terrore all’ospedale San Giuliano di Giugliano. Un 50enne ha sfasciato il pronto soccorso aggredendo medici e infermieri. Erano le 18 quando l’uomo, di Melito, ha fatto irruzione nei locali dell’emergenza del nosocomio di via Basile e ha dato in escandescenza. 

Urla, calci contro tutto ciò che si è trovato dinanzi. Rabbia scatenata contro carrelli, materiali, scrivanie, bombole di ossigeno. Tutto distrutto davanti a personale e pazienti che provavano a mettersi al riparo. Il 50enne era giunto ore prima in ospedale con la madre che aveva accusato un malore. Ma l’attesa nel prestare cure alla donna, a sua detta, sarebbe stata eccessiva e così ha dato di matto. La donna sarebbe stata classificata come codice verde al triage. 

Gli agenti del commissariato di Giugliano, con il primo dirigente Carosella, hanno individuato l’uomo e denunciato per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Il 50enne non ha precedenti penali. Sul caso è intervenuto il presidente della Regione Vincenzo De Luca: «Esprimo tutta la mia piena solidarietà al personale medico e infermieristico vittima di queste aggressioni, e invito le forze dell’ordine e la magistratura a individuare le responsabilità di questo grave atto di devastazione» ha detto. Proprio di aggressioni al San Giuliano se n’era parlato poche settimane fa in question time in Consiglio regionale con un’interrogazione del consigliere Giovanni Porcelli che aveva richiesto l’istituzione di un drappello di polizia. 

Richiesta che De Luca ora ha intenzione di inoltrare al Prefetto: «Esprimo la mia ferma convinzione sulla necessità che ci sia un presidio delle forze dell’ordine h24 in quel pronto soccorso.

Formalizzerò nelle prossime ore una richiesta alla Prefettura e alla Questura», ha scritto in una nota. «Un drappello di polizia all’ospedale di Giugliano non è più procrastinabile - ribadisce Porcelli - Se ci sono forze dell’ordine disponibili a presidiare Marechiaro per le baby gang, allora devono esserci anche per garantire la sicurezza dei nostri sanitari sul luogo di lavoro. Quello che è accaduto ieri è l’ennesimo episodio di una lunga serie che sta mettendo a rischio l’incolumità dei nostri sanitari e il servizio pubblico che svolgono». 

I sindacati è da tempo che denunciano le condizioni critiche in cui sono costretti a lavorare. Condizioni che nell’ultima settimana sono peggiorate a causa dell’emergenza caldo. Anche al San Giuliano si registra un aumento di accessi del 30%. «La carenza di medici e strutturale ormai è critica - spiegano Giovanni Scippa, Ciro Iovene e Luca Barra della Cisl Fp -. Sono mesi che chiediamo che venga sostituita la porta in alluminio che chiunque con una spinta può aprire e fare irruzione aggredendoci. Sono mesi che attendiamo la fine dei lavori nel pronto soccorso. Ormai la violenza è all’ordine del giorno. È arrivato il momento che la direzione e tutte le istituzioni facciano qualcosa, così non possiamo più lavorare», concludono gli esponenti sindacali.

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