Lo scenario turistico del 2023 è molto positivo. Ci saranno più australiani in arrivo sull’isola verde e, soprattutto, si assisterà al gran salto in avanti degli inglesi. Le coppie e le famiglie, come segmenti, rappresentano il 76 per cento delle prenotazioni già effettuate in largo anticipo per l’estate, con un vero boom previsto per luglio; e in un contesto di viaggiatori internazionali che rappresentano il 52 per cento del movimento. Si tratta di una sorpresa (lo sbarco degli «aussie») e di una serie di conferme per il mercato turistico ischitano. I dati, aggiornati al 15 marzo li hanno snocciolati i tecnici di «Booking.com», protagonisti del meeting con albergatori e direttori d’albergo organizzato all’Hotel Villa Durrueli di Ischia. «Era un’occasione per tentare, come abbiamo anche già fatto in passato, di diffondere tra gli operatori locali una mentalità “di sistema” incentrata sul concetto di destinazione», ha ricordato l’avvocato Francesco Trani proprietario del «Durrueli», e le risposte non si sono fatte attendere.
Simona Alì, marketing team manager; Emanuele Cinque, account executive e Luca Damiano, account manager di Booking hanno evidenziato come dopo «una stagione 2022 che ha consentito al comparto di rifiatare dopo la pandemia, le intenzioni di viaggio così come i prezzi sono al rialzo». Si viaggerà di più in Italia, nonostante l’aumento del 17 per cento della tariffa media. Tra le caratteristiche che evidenziano i nuovi trend della clientela, sta aumentando esponenzialmente la richiesta di programmi ed esperienze di viaggio sostenibili, nel segno dell’inclusività (assenza di discriminazioni di qualsiasi tipo) e della sicurezza. I flussi per Ischia raggiungeranno il top da giugno in poi, gli italiani sono in testa; poi i tedeschi che, a luglio, saranno superati dagli inglesi. Gli australiani e gli americani sono i cosiddetti «alto spendenti», lo hanno ben dimostrato nel 2022 e lo confermeranno quest’anno. Per la durata dei soggiorni sull’isola, la media è come sempre piuttosto lunga e si aggira sui 3-7 giorni.
Infine, una curiosità: il 74 per cento delle prenotazioni viene effettuato attraverso dispositivi mobili. Si tratta di un indicatore eloquente che evidenzia le difficoltà di chi, nel comparto dell’accoglienza, non riesce ancora ad adeguarsi alla digitalizzazione del sistema. «Questo gap esiste – afferma Luca D’Ambra, presidente della Federalberghi di Ischia e Procida – in particolare nelle strutture a 3 e 4 stelle.
Un ambito, quello del «B&B», ancora un po’ selvaggio e fuori controllo dalle analisi accurate e che sfugge ai criteri previsionali, in una cornice di concorrenza fortissima con le aziende tradizionali.
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