La Battaglia di Andrea, nuovo raid contro l'associazione dei bambini disabili

L'appello di Asia e Luigi: «Chiediamo maggiore tutela»

La Battaglia di Andrea, nuovo raid contro l'associazione dei bambini disabili
La Battaglia di Andrea, nuovo raid contro l'associazione dei bambini disabili
di Elena Petruccelli
Domenica 5 Marzo 2023, 16:56 - Ultimo agg. 6 Marzo, 09:10
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Un nuovo raid vandalico ai danni della Battaglia di Andrea. L'associazione, che è un baluardo sul territorio per la difesa dei diritti dei diversamente abili, ha subito un nuovo grave atto intimidatorio dopo quello verificatosi lo scorso 6 ottobre. Danneggiata ancora una volta l'auto, è stato ridotto in frantumi il vetro per forzare lo sportello al lato guida senza portare via nulla. Chi ha agito non voleva rubare. Tutto all'interno è rimasto come era.

In un post sui social Luigi Concilio spiega come addirittura sia stata lasciata nel vano porta oggetti una banconota di 10 euro. 

Luigi e sua moglie, Asia Maraucci, presidente dell'associazione, stanno ricevendo numerose testimonianze di solidarietà da quanti sono vicini al loro impegno quotidiano per i disabili. Lotta alla sosta selvaggia sui posti auto assegnati ai disabili e, negli ultimi mesi, la battaglia per mettere un freno all'emorragia di dimissioni dal centro Aias di Afragola che recentemente è arrivata sulle scrivanie del ministro della Disabilità, Alessandra Locatelli, e dell'europarlamentare Chiara Gemma.

Commenta Luigi Concilio: «Chiediamo una maggiore tutela perché a questo punto siamo molto esposti».

Più volte Luigi e Asia hanno chiesto la presenza di videosorveglianza: «Non è possibile vivere in un posto dove non ci sono telecamere o almeno così sembrerebbe dalle varie richieste che abbiamo fatto più volte e alla quale ci è stato detto che non ci sono». 

Dopo l'episodio di ottobre, s'è verificato anche un altro danneggiamento dell'auto: «Ormai è la terza volta che troviamo l'auto vandalizzata - dichiara Asia Maraucci, presidente de La Battaglia di Andrea - Non avendo toccato nulla dall'auto in nessuna delle tre volte, è legittimo il nostro sospetto che si tratti di attacchi nei nostri confronti.

Addirittura questa mattina in auto c'era ancora una banconota di 10 euro che abbiamo dimenticato ieri sera - prosegue - e ciò potrebbe significare che probabilmente chi ha commesso questo gesto non era interessato a portare via nulla. Ormai le minacce e le chiacchiere sono diventate quotidiane nei nostri confronti, da chi viene multato perché occupa impropriamente il nostro stallo a qualche vicino di casa indispettito dalla presenza delle forze dell'ordine ogni volta che le chiamiamo. Tutti gli episodi sono seguiti da colloqui intercorsi con le istituzioni alle quali abbiamo sempre riferito tutto - conclude Asia - e alle istituzioni adesso chiediamo ufficialmente di essere protetti attraverso l'installazione di una videosorveglianza». 

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