Raid vandalico contro un bus Eav, lancio di oggetti contro il finestrino del guidatore: «Serve più sicurezza»

L'autista è rimasto miracolosamente illeso e ha fermato il mezzo

Raid vandalico contro un bus Eav, lancio di oggetti contro il finestrino del guidatore:
Raid vandalico contro un bus Eav, lancio di oggetti contro il finestrino del guidatore:
di Antonio Folle
Mercoledì 21 Febbraio 2024, 13:34 - Ultimo agg. 23:47
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Ennesimo raid vandalico ai danni di un autobus in servizio di trasporto pubblico. Dopo gli ultimi eclatanti episodi ai danni di automezzi di Air Pullman e di Anm registrati nelle scorse settimane a finire nel mirino dei vandali stavolta un bus della regionale Eav in servizio sulla tratta Torregaveta-Fusaro.

Il bus è stato preso di mira ieri sera nel comune di Bacoli intorno alle 21.50 a via Mercato di Sabato, nei pressi di un ufficio postale.

L'automezzo è stato colpito da un oggetto scagliato a gran velocità contro il finestrino del conducente - l'impatto è avvenuto a circa 30 centimetri dalla testa dell'autista - miracolosamente illeso. 

In un primissimo momento, viste anche le dimensioni del foro procurato sulla superficie di vetro, si era addirittura pensato ad un colpo di pistola. Poi i rilievi dei Carabinieri hanno fortunatamente escluso lo sparo. Sembra, infatti, che il proiettile che ha colpito l'autobus dell'azienda di trasporto pubblico sia una comunissima biglia "sparata" con una fionda, un oggetto comunque in grado di procurare gravissime lesioni. 

 

L'autista, insospettito dal forte rumore procurato dall'impatto ha immediatamente arrestato la corsa e resosi conto del pericolo ha allertato la centrale operativa e le forze dell'ordine, prontamente intervenute sul posto per i rilievi del caso. Non si sono registrati feriti a bordo dell'autobus ma l'episodio ha fatto scattare un ennesimo campanello d'allarme circa la questione sicurezza a bordo dei mezzi di trasporto pubblico. I vandali, stavolta, non si sono limitati a colpire l'automezzo ma, lo testimonia il grosso foro a pochi centimetri dal finestrino del conducente, stavolta hanno mirato direttamente a colpire il lavoratore. 

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«Serve maggiore controllo del territorio e più sicurezza - afferma Adolfo Vallini dell'esecutivo provinciale USB - Aziende, utenti e lavoratori non possono essere ostaggio della follia criminale di balordi senza scrupoli. Bisogna fermare in ogni modo questa forma di violenza metropolitana prima che sia troppo tardi. Il trasporto pubblico locale, le stazioni ed i capolinea devono ritornare ad essere luoghi sicuri. Rivolgiamo un appello al Prefetto di Napoli - continua il sindacalista - affinché convochi quanto prima un comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico, con la partecipate delle aziende del TPL e le organizzazioni sindacali dei trasporti».

Solo poche ore fa la prontezza di riflessi di un macchinista in servizio sulla Circumvesuviana ha evitato un disastro ferroviario a causa di una vasca da bagno posizionata sui binari proprio con lo scopo di procurare un impatto. E a questo punto sono in molti a porsi seri interrogativi sul numero sempre crescente di atti vandalici e di "bravate" che mettono a serio rischio l'incolumità dei lavoratori e dei passeggeri. La domanda che in molti cominciano a porsi è se l'enorme numero di raid vandalici compiuti ai danni dei mezzi di trasporto pubblico registrati negli ultimi mesi siano da ascrivere ad atti di mero vandalismo messi a segno da giovani e giovanissimi annoiati o siano parte di una "regia occulta" con scopi ancora tutti da decifrare. 

«Pare - il commento del presidente di Eav Umberto De Gregorio - vi sia in queste ultime settimane una recrudescenza di atti vandalici, alcuni addirittura plateali con l’evidente scopo di creare panico. I lavoratori meritano rispetto e non si lasciano intimidire, tuttavia appare necessaria una maggiore attenzione al tema sicurezza nel trasporto pubblico locale. Noi facciamo la nostra parte ma abbiamo bisogno di supporto, la collaborazione con le forze dell’ordine è massima ma siamo ovviamente disponibili a concertare nuovi interventi».

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