Rosa Alfieri uccisa dal vicino di casa: ergastolo confermato per Elpidio d’Ambra

ll femminicidio avvenuto a Grumo Nevano il primo febbraio dell'anno scorso

Rosa Alfieri
Rosa Alfieri
di Marco Di Caterino
Martedì 12 Dicembre 2023, 15:23 - Ultimo agg. 14 Dicembre, 07:01
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Ergastolo confermato per Elpidio d’Ambra, il trentunenne di Grumo Nevano reo confesso dell’omicidio di Rosa Alfieri, sua vicina di casa strangolata e soffocata il 1 febbraio del 2022. È il verdetto della Corte di Assise di Appello di Napoli (IV sezione penale, presidente Loredana Acierno, giudice a latere Vincenzo Alabiso) che dopo una breve camera di consiglio ha confermato la condanna. 

 

L'ergastolo era stato inflitto a D'Ambra lo scorso 12 aprile. L'uomo aveva strangolato la 23enne Rosa Alfieri il primo febbraio del 2022 per essersi ribellata ad un tentativo di stupro. ln aula, il padre della giovane vittima, Vincenzo Alfieri, e il suo avvocato l'avvocato Carmine Biasiello, che nella sua lucida e stringente arringa hai illustrato ai giurati popolari il contesto nel quale era avvenuto l’omicidio, sottolineando la ferocia e la lucida dell’imputato, che subito dopo aver ucciso la povera si era cambiato d’abito, arrivando alla stazione di Frattamaggiore dove dopo aver bevuto un paio di gin aveva acquistato un biglietto gratta e vinci, per poi recarsi a Napoli dove in taxi si era fatto condurre presso un negozio di abbigliamento per un cambio di abiti

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Il reo confessa poi spiegato che era scappato per paura di una ritorsione da parte dei familiari di Rosa, persone perbene che mai come ha sottolineato l’avvocato di parte civile gli avrebbero fatto del male.

Poi ha giustificato la presenza dei graffi affermando di essersi procurati durante il suo lavoro di imbianchino. E di aver comprato il gratta e vinci per procurarsi dei soldi e continuare la fuga. Una ricostruzione che non ha convinto la corte, che nemmeno ha tenuto conto della tesi dell’avvocato Dario Cuomo difensore dell’imputato, che ha cercato di smontare con un argomentazione squisitamente tecnica l’aggravante dell’omicidio.soddisfatti anche gli avvocati dell’associazione e Polis, presenti in aula e che hanno supportato in tutto questo periodo la famiglia della povera Rosa.le motivazioni della sentenza verranno pubblicate entro 90 giorni. 

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