Sorrento, caccia ai tassisti abusivi: «Hanno una chat, sono più di 250»

Fermate dai vigili auto private che avevano prelevato i turisti per i tour in Costiera

Sorrento, caccia ai tassisti abusivi
Sorrento, caccia ai tassisti abusivi
di Massimiliano D'Esposito
Mercoledì 14 Giugno 2023, 09:24 - Ultimo agg. 15 Giugno, 14:28
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Attività della polizia municipale di Sorrento per il contrasto all'attività abusiva di noleggio con conducente. Una pattuglia operativa in abiti civili, guidata dal tenente Giuseppe Coppola e dal sottotenente Simone Gargiulo, ha monitorato il territorio cittadino, concentrando la propria attenzione in particolare sulle aree circostanti le strutture ricettive e la stazione della Circumvesuviana. Nel corso dei controlli due auto private sono state sottoposte a fermo amministrativo.

Dalle verifiche è emerso che i proprietari le avevano abusivamente adibite a vetture per il noleggio con conducente. Al momento dei controlli è stato appurato che dietro pagamento di un corrispettivo offrivano un tour verso la Costiera amalfitana ad un gruppo di turisti israeliani.

Inoltre gli agenti del colonnello Rosa Russo hanno sottoposto a fermo anche un'autovettura autorizzata all'esercizio dell'attività di Ncc. In questo caso il titolare non ha rispettato le prescrizioni della vigente normativa che impone di avere a bordo i regolari fogli di servizio.

«Ben vengano i controlli, anche se andrebbero fatte delle distinzioni a livello normativo tra le due fattispecie - commenta Gennaro Lametta, vice presidente nazionale Federnoleggi Confesercenti - La legge prevede la stessa sanzione, il fermo, per chi esercita in maniera del tutto abusiva l'attività e chi, invece, è in regola ma non ha compilato il foglio di viaggio che, tra l'altro, ritengo sia anche anticostituzionale, visto che potrebbe configurarsi una violazione della privacy del cliente e portare ad una sanzione da parte del garante».

In attesa di un intervento del legislatore utile a dirimere la questione, è chiaro che è necessario imporre una stretta contro gli irregolari. «Un fenomeno in aumento in conseguenza dei forti flussi turistici del post pandemia che produce consistenti guadagni completamente in nero - mette in chiaro Lametta -. Ed anche i controlli sono difficili. Le vetture si notano perché mancano dei contrassegni, ma molti abusivi avvisano le persone a bordo che in caso di verifiche da parte delle forze dell'ordine devono dichiarare di essere parenti del conducente. Ci sono poi gli stranieri, soprattutto pakistani, cinesi e indiani, che si fanno forti delle difficoltà a comprendere la lingua da parte di chi è preposto alle ispezioni per farla franca».

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Ma sono tanti gli escamotage utilizzati. «Insieme alla polizia turistica di Napoli abbiamo avuto modo di accertare l'esistenza di chat dedicate attraverso le quali si organizzano i transfer - spiega il rappresentante degli Ncc - In ognuno di questi gruppi sono presenti circa 250 operatori illegali il che rende l'idea della portata del problema. Poi ci sono quelli che si fanno pubblicità sui social raccogliendo prenotazioni direttamente via internet. Insomma una vasta rete di sommerso formata da operatori che non rispettano gli standard per garantire la sicurezza delle persone a bordo».

Non basta. Sono anche altri i metodi escogitati per aggirare le norme che regolano il settore. «In giro ci sono tante licenze false, molte delle quali si muovono tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana - precisa Lametta - Si tratta di copie di autorizzazioni regolari che consentono a più vetture di esercitare contemporaneamente con la stessa concessione».

Una vera e propria giungla, insomma. E difficile se non impossibile da arginare. L'abusivismo commerciale cresce in proporzione all'aumento della domanda. I controlli da soli non bastano per cui l'unica soluzione potrebbe essere quella di aumentare l'offerta. «Non siamo contrari al rilascio di ulteriori licenze, magari a carattere stagionale - conclude il vice presidente nazionale Federnoleggi Confesercenti -. L'esercizio dell'attività in conformità alle regole permette di salvaguardare la categoria ed anche di tutelare gli utenti».
 

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