Terremoto nei Campi Flegrei, nel 2023 già 1.142 scosse: marzo è il mese record

Più terremoti ci sono, più è indicativo che il suolo continua a sollevarsi

Tremano i Campi Flegrei
Tremano i Campi Flegrei
di Mariagiovanna Capone
Martedì 11 Aprile 2023, 07:00 - Ultimo agg. 12 Aprile, 07:28
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Nuova scossa di terremoto ai Campi Flegrei. Alle 5.54 un boato ha accompagnato un sisma di magnitudo 2,7±3, ben avvertito dalla popolazione. L'epicentro è stato localizzato dalla sala operativa dell'Osservatorio Vesuviano lungo il margine Nord della Solfatara, in zona Pisciarelli, mentre la profondità è stata di 2 chilometri e 700 metri, piuttosto superficiale quindi, il che ha aumentato la percezione da parte dei residenti di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, e nei quartieri di Napoli Bagnoli, Agnano, Fuorigrotta, Soccavo, Pianura e Vomero. L'evento sismico è stato seguito da circa sette scosse tutte di magnitudo assai bassa, non superiore a 0,7. Ormai per i residenti dell'area flegrea è una consuetudine avvertire i terremoti, consci che siano il risultato dell'ultima crisi bradisismica iniziata dal novembre 2005, che dopo l'impennata di scosse nel 2012 ha portato al passaggio dal livello di allerta Verde a quello Giallo e il monitoraggio al livello di Attenzione.

Tuttavia è evidente che l'attività sismica nell'area dal settembre 2020 sia aumentata esponenzialmente.

Il 2022 è stato un anno da record per il numero di terremoti avvenuti. Sono stati infatti 3.181, oltre 900 in più rispetto a tutto il 2021. E quest'anno le cose stanno andando anche peggio: solo nei primi tre mesi del 2023 ci sono stati 1.107 terremoti ai Campi Flegrei, altre 35 nei primi dieci giorni di aprile. Marzo è il mese più vivace in assoluto dal 2012 a oggi con 612 sismi. Più terremoti ci sono, più è indicativo che il suolo continua a sollevarsi: la velocità di sollevamento nell'area di massima deformazione è ora di circa 15±3 millimetri al mese e dal novembre 2005 la quota raggiunta è di 106,5 centimetri.

Gli studiosi concordano nel dire che finché proseguirà il sollevamento del suolo ai Campi Flegrei, la sismicità non può che aumentare. Il sollevamento è dovuto a un aumento di pressione e sui motivi la comunità scientifica è divisa: c'è chi parla di un'intrusione continua di magma negli strati superficiali; e chi di degassamento del magma profondo (con la camera magmatica rialimentata da nuovo materiale) che riscalda gli acquiferi superficiali e aumenta la pressione. La dinamica dei Campi Flegrei è monitorata h24 dalle reti di sorveglianza dell'Osservatorio Vesuviano, e «allo stato attuale non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni del sistema a breve termine, fermo restando che una eventuale futura variazione dei parametri monitorati (sismologici, geochimici e delle deformazioni del suolo) può comportare una diversa evoluzione degli scenari di pericolosità», come sottolineato nei bollettini.

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Però è evidente che ai Campi Flegrei dal 2020 a oggi c'è stato un cambio di rotta, cioè da quando la sismicità si è fatta molto più intensa. Nel 2012 si ebbero 319 sismi, il numero è andato via via scemando per poi raddoppiare nel 2019 con 799 eventi sismici, nel 2020 con 1.520. Nel 2021 l'aumento è continuato ma in maniera meno evidente (circa +700) con 2.232 sismi però nel 2022 ecco di nuovo una crescita numerica alta con 3.181 terremoti: un record dal 2012 a oggi. Questo significa che la pressione nel sottosuolo è aumentata, così come la deformazione del suolo che dal 2005 a oggi ha raggiunto 106,5 centimetri. Nonostante ciò, oggi i Campi Flegrei possono definirsi meno pericolosi rispetto alla crisi 1982-84, in cui si ebbero 15 mila sismi e un sollevamento al Rione Terra di circa 185 centimetri. E quest'anno come sta andando? Per ora l'andamento mostra un aumento considerevole di terremoti: soltanto nei primi tre mesi del 2023 ce ne sono stati 1.107, 35 già in questi primi dieci giorni di aprile, compresa la scossa avvertita ieri mattina. Marzo è stato il mese più vivace in assoluto dal 2012 a oggi con 612 sismi. 

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