Ragazzo ucciso a coltellate: corteo e sit-in a Torre del Greco

La tragedia nella scorsa domenica delle palme

La manifestazione
La manifestazione
di Aniello Sammarco
Mercoledì 25 Ottobre 2023, 17:00 - Ultimo agg. 26 Ottobre, 14:55
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TORRE DEL GRECO. Prima un corteo, poi un sit-in. In questo modo ieri sera è stato ricordato Giovanni Guarino, il giovane di nemmeno 19 anni ucciso a coltellate la sera del 10 aprile dello scorso anno, giorno della domenica delle palme, nelle aree a ridosso di un lunapark posto nel quartiere Leopardi.

La manifestazione è partita da piazza Santa Croce, zona dove i partecipanti si sono radunati e dove Giovanni era abituato a incontrarsi con gli amici; ha poi attraversato le zone del centro cittadino per concludersi a largo Santissimo, dove insiste una delle aree mercatali delle piazzette dove il ragazzo lavorava presso l’attività gestita da alcuni parenti.

E qui che si è svolto un sit-in, durante il quale - su iniziativa dell’associazione Marittimi per il futuro - sono stati mostrati diversi cartelli con nomi di persone innocenti uccise durante risse che spesso hanno avuto come protagonisti minorenne.

Tra questi anche quello di Giovanbattista «Giogiò» Cutolo, il musicista ammazzato a colpi di arma da fuoco nella zona di piazza Municipio e il cui padre, il regista Franco, è di Torre del Greco. Esposto anche uno striscione con scritto «La vita di Giovanni non vale 12 anni. Lo Stato non ci tutela!», a ricordare come per i due minorenni accusati dell’atroce delitto la pena sia stata ridotta in Appello, dopo una condanna in primo grado a 14 anni e 8 mesi. «Serve una legge giusta, che punisca in maniera esemplare i minori che si macchiano di delitti tanto efferati» l’appello giunto dalla piazza.

A partecipare al sit-in anche il sindaco Luigi Mennella, che ha preso parte alla manifestazione in rappresentanza dell’amministrazione insieme al vicesindaco Michele Polese e all’assessore Mariateresa Sorrentino (presente anche la vicepresidente del consiglio regionale della Campania Loredana Raia): «Non si riescono a trovare parole per un delitto tanto cruento e assurdo - ha detto il primo cittadino - Lo dico da padre prima ancora che da sindaco. Personalmente lavoreremo sempre affinché la memoria di Giovanni non vada persa: a tal proposito, abbiamo deciso di intitolare al ragazzo, che conoscevo risiedendo nella stessa zona, un punto lettura che presto sarà spostato nei locali del Comune a palazzo Baronale e un concorso nelle scuole: Abbiamo inoltre deciso di piantare un albero che ci auguriamo cresca forte e sano nella zona di piazza Santa Croce, lì dove Guarino era abituato a radunarsi con gli amici».

L’occasione della manifestazione è stata data dal compimento del primo anno di vita dell’associazione intitolata a Giovanni, un presidio di legalità guidato dalla sorella maggiore Rosa: «Noi speriamo che in tanti partecipino alle nostre attività e siamo pronti ad accoglierli presso la sede che si trova a largo Santissimo». A dare voce ai genitori, Marianna e Antonio, è stato invece Toto Toralbo, che ha letto una lettera scritta direttamente da loro: «Passa il tempo - recita un passaggio della missiva - ma il dolore è sempre uguale al primo momento. Giovanni, tu lo sai: ora più che mai sei nei nostri pensieri e nei nostri cuori. Sei presente, e noi ti sentiamo».

«Abbiamo deciso di affiancare la famiglia e l’associazione Vincenzo Guarino nell’organizzazione di questa iniziativa - ha sottolineato Giovanni Accardo, presidente di Marittimi per il futuro - perché riteniamo giusto che la memoria del ragazzo vada salvaguardata e il suo sacrificio sia da sprone per lavorare a disarmare la mano di tanti giovani».

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