Andrea Abodi a Napoli: «Il nuovo stadio Maradona pronto per Euro 2032»

Napoli capitale dello sport, il ministro a Città della Scienza per lo Youth Summer Camp

Il ministro Andrea Abodi a Napoli
Il ministro Andrea Abodi a Napoli
di Gianluca Agata
Venerdì 4 Agosto 2023, 23:49 - Ultimo agg. 6 Agosto, 10:10
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Obiettivo Euro 2032. Dall’alleanza Italia-Turchia per presentare una candidatura unitaria in vista dei prossimi Europei di calcio, si accendono i riflettori sulla ristrutturazione degli stadi. E il Maradona è in prima linea. A settembre il ministro dello sport Andrea Abodi e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, si siederanno attorno a un tavolo per parlare della ristrutturazione dello stadio. Sindaco e ministro hanno già avuto ieri, in occasione dello Youth Summer Camp che il Consiglio Nazionale dei Giovani ha convocato a Città della Scienza, il primo incontro. 

«Ci sono tempi e modi per rendere lo stadio contemporaneo, se non futuribile, a partire dall’accoglienza, i servizi, la tecnologia ambientale ed energetica» le parole di Abodi. Manfredi ringrazia e rilancia: «È ora di fare una valutazione tecnica ed economica coinvolgendo il Calcio Napoli, per noi interlocutore privilegiato ma sotto la regia del governo, della Federazione, del Ministero dello sport, Credito sportivo, Sport e salute». De Laurentiis? «Attore imprescindibile con il quale c’è un rapporto di stima e simpatia. Il primo a credere in uno stadio accogliente» le parole di Abodi. «Noi porteremo qualche ulteriore idea, qualche altra proposta che vedrete nei prossimi mesi». 

«Questa - prosegue Abodi - è una città che sta dimostrando di sapersi trasformare, lo sport può recitare un ruolo importante con il sindaco e assessore, nel rispetto dei ruoli, vogliamo contribuire al miglioramento sia dal punto di vista degli impianti scolastici che di alto livello.

Penso a riqualificare il palazzo dello sport, così come alla dimensione anche sportiva della Mostra d’oltremare piuttosto che dell’Albergo dei poveri. Noi faremo la nostra parte». Sembra una tela di Penelope. I Comuni presentano progetti che le modifiche costanti del Pnrr mettono in discussione. Abodi tranquillizza: «Si tratta di uno strumento tecnico». Non c’è solo il Pnrr. «C’è il fondo sviluppo e coesione 21-27 che inizierà a produrre effetti a partire dalla fine di quest’anno e credo che in ambito sportivo e anche in ambito politiche giovanili quel fondo farà degli effetti». «Il portafoglio progetti è il presupposto per poter raccogliere e intercettare le misure comunitarie di qualsiasi connotazione siano». Sereno Manfredi: «Abbiamo messo in moto una macchina che sta rispettando i tempi, non penso assolutamente alla possibilità che questi progetti possono essere fermati o addirittura non si possono realizzare. Qui non c’è nessun tema ideologico, quello che ho sollevato è un problema tecnico. La mancanza di una chiarezza tecnica e scelte che non sono state nette ci hanno portato a ritardi di anni e non vogliamo correre questo rischio come accaduto a Bagnoli». 

 

Napoli capitale dello sport, Napoli capitale dei giovani grazie anche all’iniziativa del Consiglio Nazionale che ha convocato a Città della Scienza la sua tre giorni di dibattito. Se il ministro Abodi arriva anche per «dare risposte, più che fare promesse, il dovere del governo è ascoltare, osservare e trovare le soluzioni», per la presidente del Consiglio, Maria Cristina Pisani, «i giovani chiedono di riavere spazi di partecipazione all’interno delle istituzioni». Tre giornate di confronto sull’importanza della partecipazione, sulle tematiche del benessere psicosociale. «Napoli - continua - è una città sicuramente pronta a rilanciare i giovani, grazie anche alla grande partecipazione delle realtà associative territoriali». Il sindaco rilancia: «Abbiamo bisogno dell’energia di giovani in una città che può essere il battistrada in questo percorso». L’assessore ai giovani Chiara Marciani racconta lo sforzo dell’amministrazione: «Abbiamo messo a bando tre centri giovanili in città a Soccavo e Secondigliano e ci sarà una mediateca per avvicinare i giovani ai libri. Il lavoro da fare è dare opportunità e dare spazi ai giovani».

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