Don Bosco e i 90 anni dei Salesiani a Napoli: storie di recupero e riscatto dei giovani a rischio

L'evento commemorativo nel Teatro di Corte di Palazzo Reale con i figli di don Bosco

Diego Vitagliano pizzaiolo pluripremiato
Diego Vitagliano pizzaiolo pluripremiato
di Francesca Piccolo
Domenica 31 Marzo 2024, 09:00 - Ultimo agg. 1 Aprile, 15:55
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«Educare è cosa di cuore» diceva Don Bosco, il suo messaggio fece breccia novant'anni fa nel cuore di Napoli con l'arrivo dei Salesiani, ieri l'evento commemorativo nel Teatro di Corte di Palazzo Reale. Una festa animata da tutti ifigli di don Bosco, recuperati nel quartiere Doganella, dalle strade delle periferie, nell'avamposto del rione Amicizia, grazie all'eredità di un sacerdote illuminato da un sogno fatto a nove anni. Le performance dei ragazzi ne hanno rievocato le opere e la missione, sul palco tanti i contributi, miscelati dalla verace comicità dell'attrice Maria Bolignano. Tra le testimonianze di cuore, quella di Diego Vitagliano pizzaiolo pluripremiato: «Invito tutti i ragazzi a vivere pienamente l'oratorio, mi ha formato prima come adolescente poi come uomo».

Il Direttore del Centro dei Salesiani di Napoli don Fabio Bellino spiega che 35 dei 37 ragazzi avviati alla formazione professionale sono già al lavoro, e lancia dal palco, il laboratorio di formazione professionale Anema e pizza promosso dai salesiani di Don Bosco in sinergia con le istituzioni presenti, sarà allestito nella sua prima fortunata sede a Bagnoli con la supervisione di Vitagliano. «Don Bosco - come ricorda don Tonino Palmese presidente della Fondazione Po.lis - era quasi preso in giro perché era un grande sognatore, ma il suo sistema preventivo fu precursore» della «più moderna pedagogia - gli fa eco l'assessore all'Istruzione del Comune Maura Striano - quella di stasera è un'occasione per riflettere sulla dispersione scolastica». «L'esperienza dei salesiani punta ad ampliare il suo raggio di intervento e di contrasto per le emergenze sociali del territorio - spiega l'assessore regionale alla Formazione Armida Filippelli incentiveremo con fondi il percorso aziende-apprendistato retribuito per gli studenti del quarto anno».
La figura di don Bosco consegnata anche al prefetto di Napoli Michele di Bari. Il Superiore dei Salesiani del Sud d'Italia don Gianpaolo Roma ricorda che «con la stessa abnegazione di don Bosco si rafforza il senso di comunità, unico argine per evitare il sangue dei giovani per le strade». Il Responsabile del Patto Educativo della Arcidiocesi di Napoli don Federico Battaglia sottolinea come «il nostro è un lavoro di rete in contrapposizione alla ragnatela dei percorsi mortiferi della criminalità che ci consente di andare oltre l'oratorio». 

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