Napoli, Abc, firmati i contratti
della discordia: 99 assunzioni

Napoli, Abc, firmati i contratti della discordia: 99 assunzioni
di Valerio Esca
Sabato 17 Dicembre 2016, 08:22
3 Minuti di Lettura
Siglato l'accordo per il passaggio dei 99 lavoratori dal «Consorzio di gestione e manutenzione degli impianti di depurazione dei liquami di San Giovanni» all'Abc. Due sere fa, al terzo piano di Palazzo San Giacomo nella stanza dell'assessore alle Attività produttive, Enrico Panini, si sono ritrovati il liquidatore del Consorzio Eduardo Petrone, il direttore dell'Abc Marco Esposito e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, della categoria energia e funzione pubblica, per chiudere una partita aperta da sette anni.


La stessa che è costata tre mesi fa il posto all'ex presidente, Maurizio Montalto - per essersi opposto al passaggio dei dipendenti a causa della presunta mancata copertura dei costi e che ha portato all'azzeramento, con decreto sindacale, dell'intero cda (composto dai consiglieri Mariarosaria Luongo, Fabrizio Martone, Maria Fioretti e Carlo Borriello). Il sindaco de Magistris, contestualmente, affidò i poteri di presidente e del cda all'avvocato Marina Paparo, commissariando l'azienda. Si procederà con le conciliazioni a partire già da lunedì 19, o al massimo entro mercoledì della settimana prossima, in maniera tale da permettere ai lavoratori (come richiesto dai sindacati) di mettere piede in Abc già il 2 gennaio prossimo.


Ai nuovi dipendenti, che in verità sarebbero dovuti essere 100 (uno andrà in pensione il 31 dicembre), verranno affidate progressivamente le attività afferenti al ciclo integrato delle acque. Che cosa prevede l'accordo? «Il trattamento retributivo e normativo sarà quello applicato dall'Abc» ed eventuali trattamenti individuali extralusso, quindi chi attualmente riceve superminimi, potrà conservarli presso la nuova azienda come «assegno ad personam assorbibile». Saranno inquadrati con il livello 2, settore gas-acqua, con uno stipendio che si aggirerà intorno ai mille e trecentocinquanta euro mensili. «Qualsiasi pretesa dei lavoratori (economiche o di qualsiasi altra natura) si legge nei verbali relative al rapporto di lavoro con il Consorzio potranno essere rivolte soltanto a quest'ultimo», non all'Abc.


Il Consorzio si è inoltre impegnato a garantire il regolare accantonamento del Tfs, maturato dai lavoratori, ed il regolare versamento agli enti di competenza della prescritta contribuzione assicurativa e previdenziale. Con il trasferimento dei 99 dipendenti - oramai ex - del Consorzio di San Giovanni si apre però un'altra falla nel sistema. Circa sessanta, infatti, sono attualmente impegnati al Servizio ciclo integrato delle acque-fognatura privata del Comune negli uffici di piazza Cavour. Con il loro passaggio ad Abc, si andrà di fatto a svuotare il Servizio. Come il gioco della coperta corta: tiri da una parte e ne scopri un'altra. Ed è esattamente così che andrà. Adesso la palla passa al Comune, che dovrà provvedere a rattoppare la voragine.


Una vertenza, quella che si è chiusa due sere fa, che ha lasciato diverse vittime sul percorso. L'ultima in ordine di tempo è stata come scritto sopra l'ex presidente dell'Abc Maurizio Montalto. L'uomo dei movimenti che de Magistris ha deciso di mettere alla porta il 15 settembre azzerando tutto il cda. Al centro dello scontro con il primo cittadino il trasferimento degli allora 107 dipendenti, come previsto dalla delibera di giunta dell'aprile 2015, alla quale l'avvocato Montalto si è più volte opposto facendo leva sul parere negativo del collegio dei revisori di Abc (seppur qualche sindacalista sottolinea «fosse scaduto da un anno e mezzo»), non solo al passaggio dei lavoratori, ma anche degli otto impianti di sollevamento (fino a quel momento gestiti dal Consorzio).


La tesi portata avanti dal cda di Abc riguardava la mancata copertura dei costi, motivazione considerata dal Comune «una preoccupazione generica».
intanto giovedì, i nuovi vertici dell'azienda speciale sono stati presentati nella commissione infrastrutture alla presenza dell'assessore Mario Calabrese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA