Napoli nel degrado, lo scalone monumentale di Montesanto abbandonato

Lo scalone monumentale abbandonato

Lo Scalone monumentale di Montesanto dall'alto
Lo Scalone monumentale di Montesanto dall'alto
di Alessandra Martino
Giovedì 21 Ottobre 2021, 19:11 - Ultimo agg. 22 Ottobre, 10:34
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Napoli la puoi percorrere con le scale. Nella città partenopea ci sono oltre 200 percorsi pedonali naturali, 135 scale e 69 gradinate. Potremmo dire un viaggio dal basso verso l’alto e viceversa; alcune rappresentano un vero e proprio patrimonio storico-artistico, oggetto di percorsi guidati e soggetti di set cinematografici e rassegne fotografiche.

Tra queste, sicuramente, le scale di Montesanto tra l’omonima zona del centro cittadino e il Corso Vittorio Emanuele, sono uno dei più antichi e suggestivi percorsi pedonali di Napoli, ad oggi, diventate una sorta di deposito di ogni genere di rifiuti, compresi escrementi e siringhe usate, con inevitabili ripercussioni sulla vivibilità e la sicurezza non solo per i tanti residenti, ma anche per i turisti.

I cittadini sono stanchi e chiedono alla nuova amministrazione di fare presto.

Percorrere le scale di Montesanto richiede attenzione: mai scegliere la scala destra perché si potrebbero incontrare tossicodipendenti, il lato da loro preferito. 

Lo scorso aprile, il Comune di Napoli aveva annunciato il progetto “Città Verticale”,  che avrebbe puntato alla riqualificazione e rifunzionalizzazione delle zone di cerniera tra i quartieri del centro storico con la parte collinare della città attraverso la valorizzazione di scale e gradoni (Scalone Monumentale di Montesanto, Pedamentina, Salita Moiariello) o di “sentieri urbani” (salita/gradini Cacciottoli, salita/gradini del Petraio, Calata San Francesco). Inoltre, il programma avrebbe previsto la realizzazione di una “Green line”, un circuito di collegamento con i parchi cittadini, per consentire una fruizione multifunzionale del verde urbano.

Il progetto era stato approvato dalla vecchia amministrazione e sarebbero dovuti partire i lavori il mese scorso. Invece, oggi a distanza di mesi, sono sullo Scalone Monumentale di Montesanto, la spettacolare scalinata a balze in pietra lavica che collega il Corso Vittorio Emanuele con il popolare quartiere di Montesanto ed è abbandonato pressoché totalmente dimenticato ed abbandonato dalle istituzioni.

«C’è un degrado fortissimo, prima di poter scendere bisogna guardare chi c’è e se è possibile percorrere la scalinata in modo sereno e tranquillo senza che possa succedere qualcosa. Tutto questo crea un disagio perché non permette alle persone di muoversi in modo agevole dovendola evitare. Un cittadino non riesce a godere di questa parte città».  Così, una signora residente in Corso Vittorio Emanuele commenta la vivibilità della zona. 

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Sono 135 scale vere e proprie e 69 “gradonate”, molte delle quali in uno stato di completo abbandono e degrado. Questa zona è una delle vittime della pandemia, fino ad un anno e mezzo fa lo scalone era oggetto di tutela e di pulizia. Lungo questa scalinata a balze, dove Vittorio De Sica girò alcune scene del “Giudizio Universale”, si era riuscito a spazzare via siringhe ed immondizia. Periodicamente si allestiva un mercatino del biologico e del riuso e nel terreno incolto si era fatto crescere un orto didattico per i bambini del quartiere.  Secondo una signora, non residente in zona: «Cerco di evitare la zona perché ho paura che possa succedermi qualcosa, è una zona abbandonata a sé stessa, la scelgo solo in casi estremi».  

Questa è la storia delle scale “vergogna” di Montesanto una vicenda che racconta la sconfitta delle amministrazioni e per la cittadinanza. Un simbolo di sviluppo trasformato in emblema del degrado.

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