Si è tenuta oggi a Napoli l'inaugurazione del nuovo “Scampia Stadium”, il nuovo campo da calcio, situato all'interno del parco urbano “Ciro Esposito”,realizzato dal progetto Lay's RePlay, in collaborazione con Uefa Foundation for Children e Common Goal. Fino ad oggi Lay's ha realizzato strutture calcistiche in diverse parti del mondo, tra cui il Sudafrica, il Regno Unito, il Brasile, il Messico, l'Egitto, gli Stati Uniti e l'Italia, quest'ultima già protagonista con l'inaugurazione del primo campo a Torino, a maggio 2022.
Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e Marcello Pinclli, AD di PepsiCo Italia che dichiara: «Rendere la gioia dello sport più accessibile a tutti è un obiettivo fondamentale di Lay's RePlay. Questo progetto incarna la trasformazione e la sostenibilità, passando dal riutilizzo di pacchetti vuoti di patatine alla creazione di campi da calcio donati alle comunità locali». Infatti, lo Scampia Stadium è in parte realizzato con imballaggi riclicati, tra cui pacchetti vuoti di patatine.
Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi durante la cerimonia inaugurale ha dichiarato: «Questo campo porta con se un grande messaggio. Realizzarlo a Scampia, un quartiere che sta rinascendo dopo una storia antica fatta di grandi ombre e che oggi è un quartiere dove ci sono le più grandi luci della città, rappresenta una grande voglia di riscatto e di fare comunità. Il calcio vuol dire stare insieme e divertirsi. Per i bambini della zona stare qui significa fare nuove amicizie rispettando le regole degli spazi collettivi. È stato fatto un grande lavoro e ringrazio Lay's che ha voluto investire a Napoli, in sinergia con la municipalità, in tempi molto brevi.
Ciro Ferrara, ex difensore di Napoli e Juventus presente in qualità di Uefa Legend, ha invece dichiarato: «Lo sport è molto più di una competizione: è un'opportunità per crescere, imparare il rispetto per gli altri e per l'ambiente che ci circonda. Questo nuovo campo da calcio vuole essere un simbolo tangibile di come lo sport possa essere uno strumento straordinario per il cambiamento sociale. L'unico consiglio che sento di dare a questi ragazzi è quello di vivere il loro sogno. Ai loro genitori dico invece di lasciar sognare i propri figli, non riversate su di loro le vostre aspettative, altrimenti avrete delle delusioni. Quando ero piccolo non ho mai avuto un campo così, scendevo nel cortile a giocare con mio fratello e i suoi amici».