Napoli, i ragazzi di piazza Mercato ripuliscono le sfingi: «Non imbrattate la città»

«Piazza Mercato non è fatta solo di degrado e vandali, ci siamo anche noi»

Le grandi pulizie delle sfingi
Le grandi pulizie delle sfingi
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Martedì 4 Aprile 2023, 11:10
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«Piazza Mercato non è fatta solo di degrado e vandali, ci siamo anche noi», dietro la mascherina, protetto dalla tuta da lavoro, il ragazzo consuma una spugnetta su una delle sfingi della fontana del Seguro per cancellare la vernice che l'ha insozzata. Fa parte del manipolo di piccoli eroi quotidiani che ieri hanno deciso di fare la loro parte: acqua e olio di gomito (per evitare danni alle statue), per rispondere con i fatti all'aggressione dei vandali.

In campo è sceso un team di Assogioca; il deus ex machina dell'associazione è Gianfranco Wurzburger che da sempre si batte al fianco dei ragazzi del quartiere, il motore della struttura sono proprio loro, i giovani che provano a contagiare la zona con il loro entusiasmo e quella passione che solo i ragazzi riescono a pescare anche quando tutt'intorno sembra vincere lo sconforto.

Solo secchi e spugnette, per evitare che qualcuno possa considerare l'intervento dannoso per le statue; solo fatica e braccia che fanno male a furia di sfregare; solo sorrisi grandi così alla fine del lavoro, quando finalmente dalle sfingi è stata cancellata l'umiliazione della vernice.

Ma perché vi siete lanciati in quest'iniziativa: «Perché vogliamo dare il nostro contributo, piazza Mercato non deve finire in vetrina solo per eventi negativi, ci siamo anche noi e con noi tantissime altre persone».

 

L'accordo iniziale è per la pubblicazione dei soli nomi di battesimo.

Alla fine del lavoro, però, visto l'entusiasmo che ha accompagnato l'iniziativa, arriva la richiesta: «Possiamo vedere sul giornale anche i nostri cognomi?». Richiesta accolta con entusiasmo, perché gli eroi delle piccole azioni quotidiane meritano la giusta vetrina: sono Arianna Daniele, Francesca Marigliano, Valeria Schingo, Umberto De Martino, Salvatore De Lorenzo, Simone Saggese e Mariano Daniele. Hanno lavorato lottando col vento che ieri sferzava la città, hanno vinto contro i vandali usando solo l'acqua, hanno ricevuto decine di testimonianze di sostegno. Ogni singolo passante s'è fermato ad ammirare il loro impegno, in tanti hanno avuto parole di incoraggiamento. Tutti, però, si sono accomiatati scuotendo il capo: «Tanto stasera torneranno e sporcheranno tutto di nuovo...».

La risposta dei ragazzi è stata costantemente la stessa: «E noi continueremo a pulire». 

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È una lotta non violenta che i ragazzi di Assogioca hanno deciso di intraprendere contro i vandali; è una sfida lanciata alla porzione sana del territorio, composta per la stragrande maggioranza di persone perbene: si può contrastare il degrado anche dando l'esempio.

C'è, però, nel giorno dell'entusiasmo, una ragazza sfiduciata. Vent'anni, un sorriso da scugnizza, la meravigliosa irruenza dell'età, lo sguardo un po' triste di chi vorrebbe una svolta ma non la vede all'orizzonte: «No, qui non cambierà mai nulla. La gente è assuefatta al brutto». Chiara Rubinacci finisce di parlare e viene travolta dall'abbraccio affettuoso del presidente Wurzburger, la guarda negli occhi, le spiega che ha torto, che tutto può cambiare. Lei non gli crede.

Poi si volta verso gli amici che ripuliscono le statue e, finalmente, recupera il sorriso. Forse sì, forse le cose possono davvero cambiare. 

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