Festa scudetto a Napoli, il piano anti-vandali del Comune: luci azzurre sui monumenti

Imbrattate con la vernice anche le sfingi di piazza Mercato. La proposta: “Impacchettiamo statue e fontane”

Le sfingi di piazza Mercato dipinte d'azzurro
Le sfingi di piazza Mercato dipinte d'azzurro
di Paolo Barbuto
Sabato 1 Aprile 2023, 23:05 - Ultimo agg. 2 Aprile, 09:00
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I vandali con la vernice azzurra si sono accaniti anche sulle fontane del Seguro di piazza Mercato. Le sfingi alla base degli obelischi, da sempre nel mirino dei teppisti, adesso sono umiliate dalla pittura spray azzurra: un messaggio che non ha nulla di festoso e rappresenta solo l’ennesimo sfregio alla città. Il raid, ovviamente collegato al calcio, è salito agli onori della cronaca nelle ultime ore, anche se pare sia attribuibile a un periodo antecedente l’esplosione attuale di colori azzurri. Ma la questione non cambia: i teppisti sono teppisti anche se usano vernice azzurra per fingere di essere tifosi. 

Non è questione di reprimere l’entusiasmo, ché i tifosi veri hanno già addobbato balconi e finestre di bandiere azzurre e striscioni di celebrazione; qui si parla solo dei vandali che si travestono da appassionati di calcio per sfogare la loro idiozia, a base di bombolette spray, su muri, palazzi, monumenti.  La vicenda dei festeggiamenti è già, da giorni, all’ordine del giorno, al centro di frequenti contatti fra Comune, Prefettura e società azzurra: in questo caso si tratta di provare a governare l’esplosione di gioia che travolgerà Napoli all’ultima giornata di campionato, all’inizio di giugno. Prima, però, bisogna difendere la città dall’esplosione di vandalismo. Palazzo San Giacomo ha allo studio un progetto: vestire di luce azzurra i monumenti per dare un segnale di festa e frenare gli imbrattatori.

Si tratta di un progetto che avanzerà con l’avvicinarsi del giorno dell’auspicata festa. Si partirà da un piccolo numero di statue, palazzi e fontane monumentali, per allargarsi giorno dopo giorno fino ad colorare di luce azzurra l’intera città. Nel progetto del Comune c’è anche il coinvolgimento di strutture alberghiere e sedi universitarie per diffondere il progetto «luce azzurra» in maniera capillare e convincere i napoletani che la festa vera è fatta di emozioni, e le emozioni rendono bella la città, non la insozzano. Il piano completo dell’idea di Palazzo San Giacomo verrà presentato ufficialmente nei prossimi giorni dal sindaco, durante un evento che punta a raggiungere tutti i napoletani, tifosi e non, per far convogliare l’energia della festa nella direzione della gioia, lontana dal teppismo.

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Però, vista anche l’impennata delle vendite di vernice azzurra, la preoccupazione che gli imbrattatori possano aggredire monumenti, fontane e palazzi storici cresce di ora in ora. Bisogna prevedere anche questa opzione nel progetto di iniziative di avvicinamento alla festa sportiva, e questa opzione tiene sulle spine Gennaro Rispoli, presidente dell’osservatorio Centro Storico Unesco del Comune di Napoli il quale ha un’idea: «Difendiamo i monumenti, almeno quelli più simbolici e facilmente raggiungibili dai teppisti, ricoprendoli con teli di protezione».

Proprio su questo tema ci sarà un confronto già domattina a Palazzo Reale, in Soprintendenza. Nel corso del vertice si metterà a punto un piano per tentare di difendere la parte monumentale della città.

Sul tavolo ci sono molte opzioni. Quella dei teli di protezione è la più clamorosa ma anche quella che sembra meno perseguibile: l’incerottamento potrebbe comprendere la statua del «Corpo di Napoli» a piazzetta Nilo, le figure equestri del Plebiscito, la fontana del Sebeto a largo Sermoneta e quella del Gigante in via Partenope, la statua di Dante nell’omonima piazza, quella di re Carlo a Monteoliveto, le raffigurazioni di Giovanni Nicotera e Nicola Amore a piazza Vittoria, e l’elenco è ancora lunghissimo. Insomma, si tratta di un progetto estremamente ampio e di difficile attuazione, anche perché, dopo aver sistemato i teli sull’intera parte monumentale della città, bisognerebbe anche prevedere un presidio per evitare la violazione: «So che sembra un’idea complessa - spiega Gennaro Rispoli - ma di fronte alla possbilità che i monumenti di Napoli vengano devastati, ogni strada va battuta».

Nelle prossime ore proprio l’Osservatorio centro storico Unesco, cercherà di promuovere altre iniziative per coinvolgere nella tutela dei monumenti il maggior numero possibile di soggetti. Si cercheranno contatti con le tante associazioni territoriali, di quartiere, chiedendo a ciascuna du farsi sentinella del territorio per segnalare alle forze dell’ordine ogni possibile atto vandalico; ci sarà un’apertura verso gli istituti scolastici chiedendo che gli studenti «adottino» un monumento, un palazzo, un angolo del quartiere e lo sorveglino per dare notizia di ogni eventuale tentativo di aggressione a base di vernice spray. La svolta, però, arriverebbe se i calciatori azzurri rispondessero all’appello del presidente Rispoli: «Sarebbe importante se proprio i protagonisti di questo storico evento potessero intervenire personalmente con un video da diffondere attraverso ogni canale. Se fossero i giocatori a chiedere ai tifosi di rispettare i monumenti della città, la richiesta verrebbe sicuramente accolta da tutti e il risultato sarebbe immediato. Io mi auguro che vogliano farlo».
 

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